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Cronaca Galatone

Mansioni private nelle ore di lavoro. Al Comune timbrava un altro

Denunciati un 55enne e un 20enne, suo "aiutante", che un giorno è stato sorpreso persino con il tesserino dell'uomo. Giardiniere per il Comune, scoperto a lavorare anche in privato. Ripreso dai carabinieri all'opera in un locale

 

GALATONE – Non bastasse il fatto di svolgere incarichi a titolo personale, nelle ore di lavoro per le quali è retribuito dal Comune (almeno, questo gli viene contestato dai carabinieri, che l’hanno denunciato), un giorno avrebbe persino inviato un suo emissario, un ragazzo di appena 20 anni, a timbrare il cartellino al posto suo. La paradossale vicenda arriva da Galatone, dove un giardiniere 55enne è stato deferito alla Procura di Lecce con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato. Stessa imputazione anche per il ragazzo, che si potrebbe definire una sorta di factotum dell’uomo.

Una gestione del proprio lavoro davvero disinvolta, quella del 55enne, stando a quanto scoperto dai militari della stazione di Galatone, che per diversi giorni l’hanno tenuto d’occhio senza farsi notare, fotografando i suoi spostamenti. E diversi sono gli episodi curiosi, per non dire altro. Ad esempio, una mattinata della scorsa settimana, anziché trovarsi nella zona assegnata, come risultava, tra l’altro, dall’orologio marcatempo del palazzo comunale, giacché impiegato a tempo indeterminato, sembra che stesse svolgendo mansioni di natura privata presso un locale. I carabinieri l’hanno ritratto su una scala, mentre praticava una traccia su un muro esterno per incassare un tubo dell’impianto elettrico.

E’ stato in quel frangente che i militari hanno scoperto anche dell’esistenza del 20enne, all’opera insieme al dipendente comunale. Il giorno successivo, i carabinieri hanno anche constatato che il 55enne, una volta aver timbrato regolarmente, si sarebbe recato nella zona indicata quale suo luogo di lavoro, per farsi però aiutare dal solito 20enne, spazzando alcune foglie su un viale di Galatone. Da rimarcare, qualora non fosse chiaro, che il giovanotto non vanta certo un contratto con il Municipio…

Dopo meno di un’ora, finito di spazzare foglie secche, l’uomo e il suo aiutante sarebbero poi tornati presso il locale già visitato il giorno precedente, per continuare i lavori privati. A quel punto, i militari hanno deciso di tenere sotto controllo l’orologio marcatempo, nel Chiostro del Palazzo di Città, per verificare chi tornasse a timbrare per conto del dipendente. E, non senza una nota di stupore, si sono imbattuti nel solito 20enne tuttofare, trovato in possesso del tesserino comunale del 55enne. Tesserino che, inutile dirlo, è stato sottoposto a sequestro.

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