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Cronaca Neviano

Giovane amante, nome falso. La sequestra tentando estorsione: "Dammi 10mila euro"

La vittima una donna sola che circa due mesi addietro ha conosciuto un 21enne con cui ha allacciato una relazione. Non sapendo che avesse una doppia vita e che si trovasse per giunta ai domiciliari, da cui evadeva di continuo, per un furto in abitazione. Le aveva fornito un'altra identità

CASARANO – Lei s’è presentata in caserma ieri mattina. E’ entrata nella stazione dei carabinieri di Neviano. Aveva il cuore appesantito da una storia dolorosa, difficile anche da raccontare. Una donna sola, poco meno che quarantenne.

“Si chiama Cosimo Demitrio”, ha detto, quando s’è sciolta in lacrime e ha iniziato a narrare di quel giovane amante, trasformatosi all’improvviso in un demone. E se è vero che i carabinieri sono abituati a sentirne di cotte e di crude, forse questa volta hanno sgranato anche loro gli occhi, increduli.

“Si chiama Cosimo, sì. Ma non Demitrio. Cosimo Giorgino”. Questo le avrebbero comunicato da lì a poco i militari, dopo qualche accertamento tecnico sui numeri di telefono. Un attimo di smarrimento di fronte a una verità sconosciuta venuta a galla all’improvviso. Una foto ha fugato ogni dubbio. “E’ lui, sì”, ha confermato la donna. “Cosimo Giorgino è attualmente ai domiciliari per furto”, hanno aggiunto i militari. Alcuni giorni prima era stato fermato dopo aver saccheggiato l’abitazione di un’anziana.      

Si era infilata in una relazione molto pericolosa, dunque, senza saperne nulla, veramente, di chi fosse quel ragazzo conosciuto due mesi prima. Non sapeva nemmeno dell’arresto, avvenuto a Casarano, la città di residenza di Giorgino. Anche perché la frequentazione era saltuaria. Negli ultimi tempi, quindi, si erano visti dopo che lui era evaso dagli arresti. Lei, inconsapevole di tutto.  

Giorgino Cosimo-3L’ultima volta, è stato il 24 luglio. Si sono appartati in auto nella zona industriale tra Collepasso e Casarano. Ma ben presto la serata è declinata nella follia. “Mi ha chiuso in auto e mi ha detto: ‘Da qui non te ne ve se non mi dai 10mila euro’”, ha raccontato ai carabinieri. Non solo. Le avrebbe anche stretto i polsi con fascette. “Non ho soldi, davvero”, ha cercato di spiegargli. Era sincera. Il giovane le ha strappato di dosso il portafogli ed ha potuto vedere con i suoi occhi: vuoto.

C’era però il bancomat. E tanto gli è bastato. L’auto è ripartita e sono iniziati lunghi giri fra Casarano e Supersano, presentandosi presso diversi sportelli bancomat, nel tentativo di ritirare. Non c’è riuscito. Nel frattempo stava albeggiando. Saliva il rischio d’imbattersi in qualcuno, di essere scoperto per l’evasione dai domiciliari.

A quel punto, la decisione di “liberarla”. Ma non senza rinnovare le minacce, mettendo in mezzo anche i parenti più stretti della donna. Una brutta fine anche per loro se non avesse cacciato i soldi. Minacce continue, via sms. Decine e decine di messaggi, tutti trascritti dai carabinieri. Quattro pagine intere, pressappoco dello stesso tenore. Arrivando anche a una sorta di trattativa. “Non hai 10mila euro? Dammene 5mila”.  

La donna non ha retto più e a mattino fatto è andata in caserma. Sentito il magistrato di turno, Paola Guglielmi, s’è deciso per la classica consegna controllata. La trappola che tante volte ha sortito il suo effetto. E che anche stavolta ha portato frutti. “Ti posso dare 500 euro”, ha detto la donna, contattandolo.

Lui ha accettato. Non ha nemmeno pensato per un istante che potesse finire molto male. Affamato di soldi,  ha fissato l'appuntamento alla periferia di Casarano nel tardo pomeriggio. Solo che, appostati, c’erano anche i carabinieri di Neviano. E quando lei ha consegnato la busta con il denaro, sono spuntati fuori, con le manette e un lista di accuse pesanti: estorsione, evasione e sequestro di persona. E Giorgino è finito in carcere.

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