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Cronaca Salve

Giovani "in nero", impresa multata per 21mila euro

In cinque erano alle dipendenze di una società che gestisce stabilimenti balneari nelle marine di Salve. Tre sono studenti. Chi al bar, chi al parcheggio ma la l'assunzione non era stata comunicata

SALVE - Lavorano per arrotondare, per pagarsi gli studi, per dare un mano a casa o semplicemente per permettersi quello che i coetanei più abbienti possono fare senza sudare. Spesso, tuttavia, i giovani accettano di farlo nell'illegalità pur di non rinunciare alla possibilità di avere un introito. Messi davanti al fatto compiuto: o così o nulla.

Sono ricorrenti i casi di lavoro nero e le statistiche registrano il picco in estate, periodo dell'anno in cui proliferano gli impieghi saltuari che durano il tempo di una stagione per poi andare in letargo. Le fiamme gialle della tenenza di Leuca hanno proceduto ad una serie di controlli su tutto il territorio in materia di sommerso, scoprendo che una società che gestiva stabilimenti balneari nella marine del comune di Salve ha impiegato "in nero" cinque ragazzi tutti italiani, residenti nei paesi limitrofi.

Due di loro erano addetti al servizio bar, altri due alla gestione e alla pulizia della spiaggia e uno al parcheggio. Tre sono studenti. Gli ulteriori approfondimenti contabili eseguiti dai finanzieri, basati anche su quanto dichiarato dagli stessi dipendenti, hanno confermato la mancata instaurazione dei relativi rapporti di lavoro. In tutto sono state ascoltate otto persone. L'impresa, ritenuta responsabile di non aver proceduto alla comunicazione al Centro per l'impiego l'assunzione di questi ragazzi, si è vista comminare verbali per oltre 21 mila euro.

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