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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Masiello resta ai domiciliari: per il gip, si valuti "truffa ai danni del Bari"

Possibile reiterazione del reato, non congruità delle pene, ipotesi di truffa ai danni del sodalizio biancorosso. Respinta la richiesta di patteggiamento per i tre arrestati per la presunta combine del derby del 15 maggio 2011

BARI - Ambrogio Marrone, gip del Tribunale di Bari, ha respinto la richiesta di patteggiamento avanzata dall'ex calciatore dell'As Bari, Andrea Masiello e da Fabio Giacobbe e Gianni Carella, suoi conoscenti e come lui già agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta frode sportiva relativa al derby tra Bari e Lecce del 15 maggio scorso. 

Tre i profili in base al quale è stato motivato il diniego: le pene proposte - ventidue mesi per Masiello, quindici per gli altri due - sono state ritenute non congrue ai capi di imputazione, ma anche immotivatamente difformi tra di loro, data la sostanziale equiparabilità delle tre posizioni. Il gip ha anche indicato alla base del suo rifiuto il rischio di reiterazione del reato, ma è la terza motivazione quella che farà più discutere: per Marrone, infatti, si dovrebbe valutare la procedibilità dei tre per truffa ai danni dell'Associazione sportiva Bari Calcio. 

Masiello, Giacobbe e Carella restano dunque ai domiciliari mentre l'inchiesta della procura di Bari continua a pesare come un macigno sul futuro dell'Us Lecce, tirata più volte in ballo per un coinvolgimento - tutto da dimostrare - nella combine del match del San Nicola. Al momento risulta l'iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Starace, Carlo Quarta e Pierandrea Semeraro, ma oramai da settimane sono attesi ulteriori sviluppi che possano chiarire gli eventuali profili di responsabilità. 

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