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Cronaca

Giudice e pm sotto scorta, Capone: “Non sono sole. L’intera Puglia è al loro fianco”

Dopo le minacce ricevute dalle due magistrate, la presidente del consiglio regionale della Puglia dichiara: “Il coraggio che le guida sia da guida per ciascuno di noi”

LECCE - A essere sotto scorta non è solo la giudice del tribunale di Lecce Maria Francesca Mariano, dopo le minacce di morte ricevute nei giorni scorsi. Stando a quanto diramato in queste ore dall’Ansa, la stessa tutela sarebbe stata applicata anche alla sostituta procuratrice della Direzione distrettuale antimafia per Lecce, Brindisi e Taranto, Carmen Ruggiero. Si tratta della magistrata che ha chiesto e ottenuto l’emissione da parte della stessa gip dell’ordinanza di custodia cautelare sul clan "Lamendola - Cantanna", facente parte della frangia mesagnese della Sacra Corona Unita, ed eseguita lo scorso 17 luglio con l’operazione “Wolf” (qui, tutti i dettagli). E’ proprio da questo provvedimento che sarebbero scaturite le intimidazioni.

 Sulla vicenda è intervenuta la presidente del Consiglio regionale della Puglia Loredana Capone: “Coloro che agiscono nelle sacche buie e sporche della nostra società, muovendosi all’interno dei contesti criminali e mafiosi, sappiano che accanto alle magistrate Francesca Mariano e Carmen Ruggiero c’è un esercito della legalità: siamo tutti noi pugliesi per bene, cittadini e istituzioni, e non abbiamo paura.  Mariano e Ruggiero non sono sole. E il coraggio che le guida nelle loro inchieste contro la mafia, che di recente hanno portato a un’ordinanza contro 22 presunti mafiosi, deve guidare il nostro agire quotidiano affinché ogni illegalità in Puglia trovi davanti un muro invalicabile”. 
Capone ha ringraziato entrambe per il loro lavoro “che consente a tutti noi tutti di vivere le nostre vite più libere e serene”. “Sento di poter assicurare loro che la Puglia intera è al loro fianco. Il loro sacrificio di vivere sotto scorta, che comporta di fatto una limitazione alla loro libertà, non sarà vano. E sono certa che i responsabili delle minacce che hanno ricevuto saranno presto assicurati alla giustizia”, ha concluso.

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