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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Leuca / Via Leuca

Graffitaro sorpreso in piena "trance artistica" con due bombolette

Denunciato un 30enne leccese che stava ultimando la sua opera sull'edicola all'inizio di via Leuca. L'hanno trovato le volanti di polizia. Niente a che vedere, comunque, con gli ignoti che nei giorni scorsi hanno riempito di scritte più inquietanti Palazzo Carafa e la marina di San Cataldo

LECCE – Era nel pieno della trance artistica, e forse per questo non si è accorto che stava arrivando una volante di polizia. Gli agenti l’hanno fermato con due bombolette spray mentre rifiniva un voluminoso murale che da quel momento ricopre ancora e per intero il lato posteriore dell’edicola di giornali di via Leuca, alle spalle dell’istituto magistrale “Siciliani”.

Il giovane, un 30enne leccese, stava giusto ultimando la sua opera, una firma immensa, quando sono arrivati i poliziotti. Niente a che vedere con altri episodi su cui sta indagando la Digos, a sfondo politico. Pura e semplice arte di strada, in questo caso, ma che, senza un’autorizzazione è assimilabile a un qualunque atto di vandalismo.

A segnalare la sua presenza, intorno a mezzanotte, sono stati alcuni passanti. La volante più vicina alla zona indicata l’ha così sorpreso quand’era ancora sul posto, per inciso a poche decine di metri da Porta San Biagio. Portato in questura, è stato denunciato a piede libero e poi rilasciato.

IMG_2629 (1)-2Non hanno ancora un nome, invece, gli autori di una serie di imbrattamenti che dal punto di vista del messaggio risultano più inquietanti. La scritta “eradicare”, in vernice rossa, con chiaro riferimento alla vicenda che coinvolge gli ulivi colpiti dal batterio Xylella, ma che è stata usata in questo caso con chiaro riferimento a politici ed amministratori pubblici, è apparsa nelle ultime notti in più parti del centro, in particolare su comitati elettorali e persino su Palazzo Carafa.

A San Cataldo, marina di Lecce, invece, altri ignoti hanno riempito diverse via di scritte inneggianti al nazismo e al fascismo, in concomitanza del 25 aprile, data di commemorazione della Liberazione.

Nelle scorse settimane, invece, un altro giovane, riferibile alla componente anarchica, è stato denunciato mentre stava riempiendo di sigle e scritte contro la Tav e il fascismo i muri dell’ateneo, non risparmiando nemmeno l’autovettura d’ordinanza di una guardia giurata. E, al di là dei significati che di volta in volta assumono i graffiti, spiace prendere atto come la città stia diventando una sorta di lavagna su cui sfogare i propri istinti, senza avere rispetto per proprietà privata, edifici pubblici e persino monumenti di valore storico. 

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