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Cronaca

Truffe alla spesa pubblica, anno nero per il Salento: sottratti 12milioni di euro

Centododici le truffe accertate dalla guardia di finanza in materia di finanziamenti pubblici (di cui 76 per frodi all'Ue e 36 ai bilanci dello Stato ed enti locali), mentre 242 sono state le persone denunciate. Danni erariali per circa 9 milioni di euro

LECCE – Continuano i consuntivi della guardia di finanza di Lecce riguardo l’attività svolta lo scorso anno. Questa volta si parla di “spesa pubblica”. Meglio di tutela delle risorse finanziarie dello Stato messe a disposizione delle imprese e degli enti locali. Ed essendo l’Italia tra i primi paesi più corrotti d’Europa (secondo la Corte dei Conti i costi diretti di questo fenomeno ammontano ogni anno a 60 miliardi di euro), va da sé che a rimetterci sono proprio le uscite dello Stato.

Il Salento, con i risultati ottenuti dalle “fiamme gialle”, possono rappresentare un campione di quel che accade sul territorio nazionale. Nel 2012 la polizia tributaria ha per esempio accertato 112 truffe in materia di finanziamenti pubblici (di cui 76 per frodi all’Ue e 36 ai bilanci dello Stato ed enti locali), mentre 242 sono state le persone denunciate per aver percepito o richiesto, illecitamente, provvidenze pubbliche per circa 12 milioni di euro (7 milioni comunitari e 5 milioni nazionali e locali).

D’iniziativa e su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti, sono stati conclusi 44 interventi, con la individuazione di danni erariali per oltre 9 milioni di euro e la denuncia di 279 persone, tra funzionari pubblici e privati percettori.

E ancora: nel comparto degli aiuti economici e delle prestazioni sociali agevolate, in altre parole contributi dei Comuni per gli affitti, per le mense scolastiche, per gli asili nido, servizi socio-sanitari domiciliari, agevolazioni per servizi di pubblica utilità, sono stati effettuati 88 controlli, con la costatazione di 26 irregolarità.

Infine, sempre nell’ambito della spesa pubblica, grazie allo scambio di informazioni con la Regione Puglia e all’incrocio con le banche dati della guardia di finanza, sono stati conseguiti significativi risultati in materia di “frodi all’agricoltura” e “spesa sanitaria”.

In particolare, con riferimento al primo di tali settori, si richiama l’attività di servizio conclusa verso la fine dello scorso anno e condotta nei confronti di due fratelli che, nell’ambito del “Programma di sviluppo rurale Puglia 2007/2013”, avevano presentato un “piano” per l’insediamento di giovani agricoltori e per l’ammodernamento aziendale della loro impresa agricola, richiedendo un finanziamento del valore complessivo di circa 500mila euro. In relazione all’importo complessivo richiesto era stato concesso un contributo pubblico per oltre 300mila euro, di cui oltre 200mila euro già percepiti.

Al fine di documentare all’Agea – Agenzia per le erogazioni in agricoltura (erogatrice dei finanziamenti) le spese sostenute, i due amministratori avevano falsamente attestato il pagamento di spese documentate da fatture fiscali. Per la condotta tenuta, i due giovani imprenditori agricoli sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per concorso nel reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Nel settore della spesa sanitaria l’attività ispettiva ha portato, nella decorsa annualità, alla denuncia di 4 soggetti all’autorità giudiziaria, con l’accertamento di truffe al Servizio sanitario nazionale per circa 38 mila euro.

Nello specifico comparto, è stata avviata un'articolata attività d'indagine finalizzata alla verifica della sussistenza delle condizioni reddituali che danno diritto ad usufruire delle prestazioni odontoiatriche ricomprese nei “Lea” (livelli essenziali di assistenza) della Regione Puglia.

L’attività di indagine ha permesso, attraverso lo screening di circa 1.500 prestazioni sanitarie eseguite da strutture private della provincia, di individuare 40 persone che, ricorrendo alle false dichiarazioni sulle effettive condizioni economiche, hanno omesso il pagamento dei ticket sanitari.

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