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Cronaca Monteroni di Lecce

Guido: "Basta, adesso voglio incontrare il Prefetto"

Monteroni: il sindaco dice basta ai fenomeni di criminalità e chiede alle forze dell'ordine più controlli sul territorio. Ma dice anche di voler incontrare il prefetto di Lecce per adottare strategie

Non è mai stato facile per i sindaci di Monteroni governare senza sentire sulle spalle il peso di una realtà difficile, di un Comune il cui destino sembra insabbiare sempre più in quello di quartiere-dormitorio dell'hinterland leccese. I fatti di cronaca legati alle vicende locali dei giorni nostri ma che affossano le radici nei travagliati anni Ottanta, ma anche storie di personaggi più o meno noti incappati in guai giudiziari che certo non fanno onore all'immagine del paese, tutto questo ed altro ancora - come la difficoltà per almeno le ultime tre amministrazioni di portare a termine il proprio mandato elettorale -, hanno relegato Monteroni tra i paesi più a rischio del Salento. E a nulla pare sia servito il servizio di video-sorveglianza, tanto per dire come vanno le cose da queste parti. Eppure tutto rientra nel cosiddetto progetto "Grottella" (migliaia di euro investiti) inaugurato in pompa magna qualche anno addietro, ma sui cui effetti, poi, non c'è da giurarci. Si trattò solo di uno spot governativo? Mah.

Ora il sindaco di Monteroni, Lino Guido, a Palazzo Falconieri con una maggioranza di centro destra dalla primavera di quest'anno, dice basta: "Non è accettabile - scrive oggi in una nota - che ogni giorno si debba ascoltare o leggere una notizia di cronaca nera che interessi il Comune di Monteroni. Adesso basta". Appunto.

Prima di lui, a dire il vero, qualche risentimento reso timidamente pubblico da parte di assessori nelle passate amministrazioni c'era stato, ma per il resto solo discorsi indignati per dovere, tipici della politica paesana. Guido, invece, nonostante sia stato eletto a primo cittadino "molto" politicamente, sembra ad un tratto rompere il trotto per lasciarsi andare ad uno sfogo, una anticipazione alla richiesta sacrosanta: "La nostra città ha sete di legalità e giustizia - aggiunge - e dopo l'episodio spiacevole dell'ennesimo tentativo di furto, perpetrato perfino ai danni di un luogo sacro, come il Santuario di San Fili, avverte il dovere di invertire questa triste china". Ecco il passaggio centrale della sua richiesta: "In qualità di primo cittadino chiedo ai rappresentati delle Forze dell'Ordine, che tante energie stanno già profondendo in tutto il Salento, un ulteriore impegno in termini di controllo e sorveglianza del territorio per contrastare e frenare fenomeni delinquenziali e criminosi di vario genere che intaccano la serenità del tessuto sociale monteronese".

E aggiunge, casomai il messaggio non fosse chiaro: "Credo che una maggiore presenza di forze di polizia possa servire a inibire ogni tentativo di aggressione al bene pubblico e a squarciare quel velo di impunità dietro al quale si nasconde la mano che arma molti balordi e molti vandali. Controllo del territorio e certezza della pena per chi è già stato individuato dalle forze dell'ordine e consegnato agli organi giudiziari sono due facce della stessa medaglia, la medaglia della tranquillità civica che è il prerequisito per attivare ogni forma di crescita economica e sociale senza la quale la nostra città non può svoltare strada".

Ma poi Guido si spinge oltre: "Certo che il mio appello verrà raccolto dalle altre istituzioni, chiederò al Prefetto di Lecce un incontro nella speranza che si possano attivare, insieme, le opportune strategie per contenere una fenomenologia delinquenziale troppo diffusa negli ultimi anni e per riabilitare l'immagine di un territorio ferito che è composto per la quasi totalità da galantuomini e persone perbene ed operose che sono stanche di dover vivere sotto una cappa di fumo nero, all'interno della quale non si distinguono i contorni e le fattezze dei buoni e dei cattivi. Nel frattempo mi avvarrò di tutti i poteri che la Legge mi conferisce, in qualità di sindaco, per dare inizio ad un'inversione di tendenza tanto utile quanto urgente che l'intera cittadinanza mi chiede e si aspetta".

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