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Cronaca

I licenziati dell'Asea bussano alla prefettura

I 31 ex Lsu attendono i corsi di formazione e l'assegnazione del servizio a un'altra azienda. Ma ancora non hanno ricevuto dall'assessore Pisanò le carte che dimostrano l'impegno dell'amministrazione

I lavoratori dell'"Asea" dal prefetto. In tarda mattinata oggi si sono recati dal rappresentante del Governo sul territorio, Gianfranco Casilli, per sapere se si terranno i corsi di formazione. I lavoratori dell'azienda che si occupa della manutenzione delle caldaie hanno ricevuto le lettere di licenziamento. Attendono ora la gara d'appalto per l'assegnazione del servizio. E i corsi di formazione, perché la direttiva europea impone che il personale sia qualificato.

Sei mesi dovrebbe durare la formazione, il Comune dovrebbe provvedere a integrare il reddito di tali lavoratori, almeno questo è stato stabilito in accordo fra l'amministrazione cittadina e le sigle sindacali. L'assessore comunale all'Ambiente, Eugenio Pisanò, in un'assemblea con i lavoratori dell' "Asea" indetta dai sindacati, aveva garantito che entro una settimana avrebbe consegnato i documenti relativi alla delibera e all'imopegno di spesa per la gara d'appalto tanto attesa. Trascorsi sette giorni, una dozzina di lavoratori si è recata stamattina dall'assessore, ma ha ricevuto soltanto l'assicurazione che la gara sarà indetta.

Quindi, il gruppetto di diepndenti dell' "Asea" ha bussato alla porta del prefetto. Ma, è stato risposto, sua eccellenza non era in sede. A rischio sono 31 lavoratori e rispettive famiglie, erano lavoratori socialmente utili, aspiravano alla stabilizzazione, adesso sono sulla strada.

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