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Cronaca Alliste

Il canile come polo culturale, domenica porte aperte

Manifestazione in 37 strutture di tutta Italia. Anche a Felline una piccola ma importante rivoluzione: più che un costo sociale, i rifugi sono centri di relazioni e competenze per la collettività

FELLINE (Alliste) - Da decine strutture diffuse su tutto il territorio nazionale parte una grande sfida: il canile come polo culturale al servizio della popolazione, per una società migliore. L'11 settembre 37 canili su tutto il territorio nazionale daranno vita un evento che vuole segnare l'inizio di un nuovo corso. Tra questi il Rifugio di Felline, località Cupe, frazione di Alliste che domenica aprirà i suoi cancelli al pubblico, dalle 18 alle 20 con mostra fotografica e visita guidata.

Ormai da tempo tante strutture interpretano nei fatti un nuovo concetto di canile in cui all'idea, purtroppo comune, che il canile sia esclusivamente un ricovero per reietti, una discarica, un inutile costo per la società, si oppone, in questo caso, la realtà del canile come centro di competenza sulla relazione uomo-cane, capace, oltre che di rispondere adeguatamente ai bisogni psicofisici degli animali ospitati, anche di fornire un vero e proprio servizio culturale alla società.

Questa ambiziosa metamorfosi è stata possibile perché in molti fra volontari, operatori e professionisti del settore, hanno unito alle sensibilità e alle caratteristiche di chi da sempre si occupa dei cani in canile (determinazione, spirito di sacrificio, dedizione) anche le competenze e le capacità indispensabili ad affrontare quella che è a tutti gli effetti una sfida culturale. E' una trasformazione in corso, che allargandosi a macchia d'olio grazie ai risultati ottenuti, sta disegnando un nuovo modello di "struttura canile": una struttura che, attraverso la valorizzazione della relazione con gli animali, arricchisce e migliora la società in cui viviamo.

Le strutture pioniere in questo percorso, in contemporanea in tutta Italia daranno prova di quanto possono fare per il loro territorio. Ogni struttura partecipante ha in programma per quel giorno speciali iniziative rivolte al pubblico. Ognuna diversa, ma tutte orientate a sviluppare i principi guida dell'iniziativa comune. Tre le parole d'ordine dell'iniziativa: "Skill" (attitudine), per dire che in canile ci sono capacità troppo spesso sottovalutate. "Cultura", quello del benessere dei cani e del loro futuro non è (solo) un tema sanitario ma una vera e propria sfida culturale; "creatività", il canile spinge alla ricerca di soluzioni originali, innovative, creative per affrontare non solo le occasioni speciali ma anche la vita di tutti i giorni.

"Skills, cultura e creatività in canile" è un'occasione di condivisione di questi principi. Troppo spesso chi già oggi agisce secondo queste linee guida si trova a dover affrontare scetticismo e sospetto. E' giunto il momento che questo modo di agire in canile acquisti, anche al di fuori del ristretto giro degli addetti ai lavori, pieno diritto ed il riconoscimento che merita.

Tutte le organizzazioni che aderiscono sono assolutamente consapevoli che spesso ci si deve ancora confrontare con situazioni di forte degrado, mala gestione, maltrattamenti e opportunismo speculativo che rendono difficile, in certi contesti, lo scatto culturale necessario a questo cambio di visione. Ciò nonostante ritengono indispensabile disegnare da subito un percorso di crescita e miglioramento che parta dalla ridefinizione del ruolo stesso del canile superando la logica della gestione dell'eterno stato di emergenza.

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