Il sindaco di Vernole: "Oltre il danno la beffa"
Il centro tra Lecce e Melendugno dovrebbe avere un ruolo strategico nella cantierizzazione della strada per la quale si è da anni in attesa di finanziamenti statali. E per il comparto è aria di crisi
Redazione
15 giugno 2011 19:20
VERNOLE - Tra i comuni interessati dalla cantierizzazione della strada regionale 8 c'è quello di Vernole, il cui sindaco, Mario Mangione, si è più volte attivato per sbloccare una situazione di stallo che si sta ripercuotendo, ogni giorno più negativamente, sul comparto edile. Sono circa 30 i milioni che il Governo deve da tempo trasferire alla Regione Puglia. Senza questa somma, fanno sapere da Bari, non è tecnicamente possibile iniziare i lavori. Mentre la cassa integrazione per 250 lavoratori scadrà a fine mese.
Secondo il primo cittadino di Vernole, che a marzo aveva scritto una lettera (in allegato) alle autorità ed alle istituzioni interessate dalla vicenda, lo Stato ha nel frattempo "pagato inutilmente la cassa integrazione agli operai, con dispendio di denaro pubblico, senza alcun ritorno (in opere) per la collettività". Per Mangione, dunque, "oltre al danno la beffa".
Il commissario ad acta, l'ingegner Solustri, al quale il Consiglio di Stato - che poco più di un anno addietro ha emesso una sentenza chiara (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=19440) - aveva assegnato trenta giorni di tempo per emettere l'ordinanza di trasferimento delle risorse finanziarie dallo Stato alla Regione, avrebbe rassicurato il sindaco, facendo capire di essere intenzionato a chiedere una proroga del termine che gli era stato dato per sbloccare i finanziamenti. Sulla querelle, ricorda Mangione, anche i parlamentari salentini Teresa Bellanova e Lorenzo Ria hanno presentato delle interrogazioni alla Camera.
"Lo Stato ha speso soldi per la cassa integrazione, la strada non è stata sistemata e permangono situazioni a grave rischio, i lavoratori da luglio sono senza lavoro e senza salario (con 30 milioni di euro già disponibili in Regione e altri 30 in un lungo… viaggio da Roma a Bari). A questo punto ogni commento è superfluo", ha concluso il sindaco di Vernole.
Secondo il primo cittadino di Vernole, che a marzo aveva scritto una lettera (in allegato) alle autorità ed alle istituzioni interessate dalla vicenda, lo Stato ha nel frattempo "pagato inutilmente la cassa integrazione agli operai, con dispendio di denaro pubblico, senza alcun ritorno (in opere) per la collettività". Per Mangione, dunque, "oltre al danno la beffa".
Il commissario ad acta, l'ingegner Solustri, al quale il Consiglio di Stato - che poco più di un anno addietro ha emesso una sentenza chiara (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=19440) - aveva assegnato trenta giorni di tempo per emettere l'ordinanza di trasferimento delle risorse finanziarie dallo Stato alla Regione, avrebbe rassicurato il sindaco, facendo capire di essere intenzionato a chiedere una proroga del termine che gli era stato dato per sbloccare i finanziamenti. Sulla querelle, ricorda Mangione, anche i parlamentari salentini Teresa Bellanova e Lorenzo Ria hanno presentato delle interrogazioni alla Camera.
"Lo Stato ha speso soldi per la cassa integrazione, la strada non è stata sistemata e permangono situazioni a grave rischio, i lavoratori da luglio sono senza lavoro e senza salario (con 30 milioni di euro già disponibili in Regione e altri 30 in un lungo… viaggio da Roma a Bari). A questo punto ogni commento è superfluo", ha concluso il sindaco di Vernole.
Redazione
15 giugno 2011 19:20
