GALLIPOLI – Gli automobilisti se la sono trovata all’improvviso davanti, contromano. Lei, sulla sua Skoda Fabia, probabilmente non se n’era nemmeno accorta del tutto di aver preso la strada nel senso sbagliato. E che strada: la statale 101, dove, al netto dei limiti di velocità, si tende a pigiare molto facilmente sull’acceleratore.

Insomma, si è rischiata la tragedia. Una nuova tragedia. Dalle parti di Gallipoli, lo sanno bene. Perché è già successo. Era il 2012. Il punto, pressappoco lo stesso. Una Fiato Punto e un’Alfa 156 si schiantarono frontalmente. In un ammasso di lamiere sparse per decine di metri sull’asfalto, morirono sul colpo due 39enni, uno di Racale, l’altro di Taviano.

Questa volta, per fortuna, tutto s’è limitato a un’infrazione pesante al codice della strada e a una denuncia. Con ritiro della patente. Già, perché la protagonista di questa storia, una 48enne di Sannicola, tutto era, fuorché lucida. Già visibile a occhio nudo, lo stato in cui si trovava, il tasso alcolemico l’ha inchiodata con la fredda precisione dei numeri alle sue responsabilità: 1.9 grammi per litro di alcool nel sangue.

Nelle tabelle ministeriali, sopra il livello di 0.5 già son dolori per gli automobilisti. E il tasso da 1.6 a 3, in cui rientra la donna, rappresenta il terzultimo stadio prima del coma, in cui, oltre ad avere difficoltà a stare in piedi, può comparire l’effetto letargia. I riflessi sono talmente appannati, che ci si può addormentare al volante.

Alle prime telefonate al 112, pervenute ieri sera, tempestivo è stato l’intervento dei carabinieri. Gli uomini di pattuglia del Nucleo operativo radiomobile di Gallipoli l’hanno intercettata e bloccata. L’errore materiale, si sarebbe poi appurato, è avvenuto all’altezza dell’uscita per la marina di Lido Conchiglie. Condotta in ospedale per gli accertamenti, gli esami hanno dato esito più che positivo. Così come ci si aspettava.