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Cronaca

Immagini delle litografie nel sito delle opere rubate

E' caccia al ladro per il furto, che ha fatto un certo scalpore, di oltre centocinquanta litografie che ritraggono opere del maestro Pignatelli. Le immagini presto online. Reazioni dal mondo politico

LECCE - E' ancora caccia al ladro (o ai ladri), per il furto, che ha generato un certo scalpore, di oltre centocinquanta litografie, rappresentanti tre opere del maestro leccese Ercole Pignatelli, sottratte dall'interno del Sedile di piazza Sant'Oronzo, dov'è in corso un'esposizione che durerà fino alla fine di settembre. I tre calchi sono stati portati questa mattina in questura, per essere presi in consegna dalla squadra mobile.

Le immagini saranno poi diffuse sul sito dell'Interpol dedicato alle circa 40mila opere d'arte sottratte nel mondo. Il valore delle litografie rubate si aggirerebbe, secondo una prima stima, attorno ai 30mila euro. Sulle modalità del furto, la polizia stessa è sempre più orientata verso la ricerca di qualcuno che, in qualche modo, potrebbe essere entrato in possesso delle chiavi per aprire la grande porta vetrata che si affaccia sulla piazza.

Questo perché non è stato trovato alcun segno evidente di effrazione, né, a quanto pare, sono stati notati movimenti sospetti. La sparizione potrebbe essere comunque avvenuta nel primo pomeriggio, secondo le prime ipotesi, quando meno intenso è il viavai, anche nel pieno centro della Lecce storica. E' stata una collaboratice dell'artista leccese ad accorgersi, ieri pomeriggio, della porta aperta, con il luogo pieno di turisti, intenti ad osservare le opere esposte, pensando che il Sedile fosse regolarmente aperto al pubblico. In realtà, il misterioso ladro se n'era andato con il prezioso carico, lasciando la porta aperta.

Il rammarico del sindaco Perrone e dell'assessore Alfarano e la solidarietà dell'onorevole Lisi.

Profondo il rammarico dell'assessore al Turismo, Massimo Alfarano che ha così commentato il furto: "In un'estate ricca e soddisfacente come quella che stiamo vivendo gli episodi incresciosi e spiacevoli, come quello verificatosi ieri, spiccano per la loro portata deteriore e per il danno d'immagine che ci viene arrecato. Il furto di alcune opere di Pignatelli, ospitate all'interno del Sedile, è il segno di un'evidente frattura tra la dignità e il buon costume di una città d'arte come Lecce e il modo di vivere di alcuni malfattori che speculano e vivono sulle spalle di chi lavora per la crescita di tutta la popolazione".

"Mi auguro che le forze dell'ordine - conclude l'esponente dell'amministrazione comunale - sappiano dare un volto e un nome ai delinquenti che hanno sottratto al patrimonio pubblico le opere del grande artista salentino, ma soprattutto che riescano a recuperarle per restituire ad esse la giusta collocazione, la quale non deve arricchire le tasche di qualcuno, ma piuttosto l'intelletto di chi le ammira e l'anima di chi ne dispone, ovvero tutti i cittadini e tutti i turisti".

Sulla stessa lunghezza d'onda l'onorevole Ugo Lisi del Pdl. "Al di là del valore economico delle opere d'arte è necessario che tutti, amministratori e comuni cittadini, reagiscano con forza per evitare che in futuro si possano ripetere tali atti inqualificabili. E' con grande rammarico che registriamo il furto di ieri, perché lesivo del buon nome di un'intera città e della sua comunità, specie in un periodo come questo nel quale Lecce è affollata da turisti e visitatori.

Il commento del parlamentare leccese si conclude con un'attestazione di vicinanza all'autore delle litografie. "Le opere trafugate, tuttavia, sono un danno per tutti noi, non solo per l'artista. A Ercole Pignatelli, caro amico e grande artista, innamorato della sua terra, conosciuto in tutto il mondo, giungano le mie più sentite manifestazioni di solidarietà".

"Profondamente amareggiato per un gesto incivile, oltre che criminoso, e dunque offensivo per la città di Lecce e per l'arte del maestro Ercole Pignatelli". Così il sindaco di Lecce Paolo Perrone definisce il proprio stato d'animo dopo il furto al Sedile di Piazza Sant'Oronzo. E' addolorato per l'accaduto, il primo cittadino leccese, ma fiducioso circa una rapida risoluzione del caso: "Sono convinto, dopo i primi riscontri sull'accaduto, che le forze dell'ordine siano sulla buona strada per l'identificazione dell'autore del furto".

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