Impatto devastante: muoiono due ragazzi sullo scooter
Mattia Marchello, 16enne di Merine e Michael Tresi, 17enne di Castromediano, erano fermi al semaforo della Lecce-San Cataldo, all'altezza di San Ligorio, quando sono stati colti alle spalle da un'auto
Redazione
06 aprile 2009 20:26
Le ombre della sera calano impietose su una scena che si presenta agli occhi devastante. I fari delle auto disegnano giochi di luci fredde sul cemento crudo della periferia estrema. Lo stadio "Via del Mare" è giusto alle spalle, immenso e indifferente di fronte alla tragedia. Il corpo di Mattia Marchello, 16enne di Merine, figlio di un ex assessore comunale di Lizzanello, giace immobile ad una quarantina di metri dal luogo dell'impatto, sotto il largo ponte sul quale passa la tangenziale. Sopra di lui, i sanitari del 118 hanno calato un lenzuolo. Michael Tresi, 17enne, della zona leccese del rione Castromediano, è già stato condotto in volata in ospedale da alcuni minuti. Dichiarato clinicamente morto. Una pattuglia della guardia di finanza, la prima a fermarsi, regola il traffico, che rallenta. Si forma una coda al semaforo. Un'occhiata discreta, e poi via. Ma c'è chi si blocca dove possibile. In una piazzola, all'inizio dell'imbocco per la buia via di campagna che conduce a San Ligorio, remota frazione di Lecce. Si forma un capannello di volti impietriti.
I soccorritori non hanno potuto fare davvero nulla per il 16enne. Centrato con una violenza inaudita, come il colpo deciso della stecca di un giocatore di biliardo sul pallino. Alle sue spalle, a bordo della moto 50 Rx, sedeva Tresi, 17enne, di Castromediano, rione tra Cavallino e Lecce. Ricoverato in condizioni disperate all'ospedale "Vito Fazzi" del capoluogo, dove vie è arrivato in ambulanza, i medici hanno sperato di strapparlo alla stessa, tremenda sorte che ha segnato il destino dell'amico. E' stato dichiarato clinicamente morto pochi minuti dopo l'arrivo. Un dramma dai contorni shockanti, in una giornata funesta come poche, per Lecce e la sua provincia.
Qualche centinaio di metri più distante, in direzione della città, è ferma sul ciglio della strada una Fiat Brava, scura. Era condotta da un 25enne leccese. E' l'auto che ha tamponato la moto, scaraventandola lontano con inarrestabile violenza. Il rituale rilevamenti, sempre uguale a se stesso, ha inizio quando sopraggiungono le pattuglie della polizia stradale e della municipale. La dinamica è ovviamente ancora in fase di studio, ma già si può abbozzare un'idea di quanto avvenuto. Sembra infatti che i due giovani si trovassero a bordo dello scooter, e che volessero svoltare a sinistra, ovvero spostarsi sulla carreggiata opposta, cambiando senso di marcia. Esiste in quel preciso punto, all'altezza dell'uscita per San Ligorio da un lato e per la tangenziale dall'altro, un vasto incrocio semaforico.
A quanto è dato sapere, i ragazzi a bordo dello scooter erano fermi al semaforo, quando improvvisamente è sopraggiunta da dietro la Fiat Brava. In quel punto, chi vuole proseguire dritto, dovrebbe tenersi sulla destra, ma appare evidente come l'auto - forse per un sorpasso, ma è uno degli aspetti che ora le forze dell'ordine dovranno appurare - sia finita sulla corsia sinistra, andando ad impattare contro il mezzo a due ruote. I due giovani avevano i caschi, con sé, ma questo non è stato sufficiente a salvarli. La moto, così sospinta, ha fatto un lungo balzo in avanti, finendo la sua folle corsa nella corsia opposta. Forse i due ragazzi non hanno neanche avuto il tempo di capire cose stesse accadendo. Presto diverse auto si sono fermate, così come la stessa Brava. Sono stati chiamati i soccorsi, ma per Marchello non c'erano più speranze e per Tresi il filo è apparso da subito decisamente esiguo.
Immenso il dolore di amici e parenti. "I compagni di classe, gli studenti della scuola, il personale docente e non docente ed il dirigente dell'Istituto Costa di Lecce - hanno scritto in una nota giunta questa mattina dall'istituto tecnico commerciale leccese - sono tutti stretti intorno alla famiglia e ai cari di Michael Tresi e del suo amico Mattia Marchello che hanno perso la vita ieri in un incidente stradale".
I soccorritori non hanno potuto fare davvero nulla per il 16enne. Centrato con una violenza inaudita, come il colpo deciso della stecca di un giocatore di biliardo sul pallino. Alle sue spalle, a bordo della moto 50 Rx, sedeva Tresi, 17enne, di Castromediano, rione tra Cavallino e Lecce. Ricoverato in condizioni disperate all'ospedale "Vito Fazzi" del capoluogo, dove vie è arrivato in ambulanza, i medici hanno sperato di strapparlo alla stessa, tremenda sorte che ha segnato il destino dell'amico. E' stato dichiarato clinicamente morto pochi minuti dopo l'arrivo. Un dramma dai contorni shockanti, in una giornata funesta come poche, per Lecce e la sua provincia.
Qualche centinaio di metri più distante, in direzione della città, è ferma sul ciglio della strada una Fiat Brava, scura. Era condotta da un 25enne leccese. E' l'auto che ha tamponato la moto, scaraventandola lontano con inarrestabile violenza. Il rituale rilevamenti, sempre uguale a se stesso, ha inizio quando sopraggiungono le pattuglie della polizia stradale e della municipale. La dinamica è ovviamente ancora in fase di studio, ma già si può abbozzare un'idea di quanto avvenuto. Sembra infatti che i due giovani si trovassero a bordo dello scooter, e che volessero svoltare a sinistra, ovvero spostarsi sulla carreggiata opposta, cambiando senso di marcia. Esiste in quel preciso punto, all'altezza dell'uscita per San Ligorio da un lato e per la tangenziale dall'altro, un vasto incrocio semaforico.
A quanto è dato sapere, i ragazzi a bordo dello scooter erano fermi al semaforo, quando improvvisamente è sopraggiunta da dietro la Fiat Brava. In quel punto, chi vuole proseguire dritto, dovrebbe tenersi sulla destra, ma appare evidente come l'auto - forse per un sorpasso, ma è uno degli aspetti che ora le forze dell'ordine dovranno appurare - sia finita sulla corsia sinistra, andando ad impattare contro il mezzo a due ruote. I due giovani avevano i caschi, con sé, ma questo non è stato sufficiente a salvarli. La moto, così sospinta, ha fatto un lungo balzo in avanti, finendo la sua folle corsa nella corsia opposta. Forse i due ragazzi non hanno neanche avuto il tempo di capire cose stesse accadendo. Presto diverse auto si sono fermate, così come la stessa Brava. Sono stati chiamati i soccorsi, ma per Marchello non c'erano più speranze e per Tresi il filo è apparso da subito decisamente esiguo.
Immenso il dolore di amici e parenti. "I compagni di classe, gli studenti della scuola, il personale docente e non docente ed il dirigente dell'Istituto Costa di Lecce - hanno scritto in una nota giunta questa mattina dall'istituto tecnico commerciale leccese - sono tutti stretti intorno alla famiglia e ai cari di Michael Tresi e del suo amico Mattia Marchello che hanno perso la vita ieri in un incidente stradale".
Redazione
06 aprile 2009 20:26
