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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Gallipoli

Imprenditore colpito alla testa, ritrovato in fin di vita: è mistero

Un noto imprenditore edile di 68 anni, Giovanni Mauro, è ricoverato al "Fazzi". Ignoti l'hanno colpito con un oggetto contundente, nelle campagne di località Macchiaforte, presso la Baia Verde. Indaga il commissariato locale

GALLIPOLI – Una profonda ferita alla testa, provocata da un oggetto contundente. Nessun testimone oculare, in apparenza. Nessun movente, per ora. Solo il corpo di quell’uomo, un imprenditore edile di 68 anni, Giovanni Mauro, riverso per terra, nel giardino di una sua abitazione, fra le campagne che circondano Gallipoli. Ritrovato esanime da un nipote, è ora ricoverato in gravi condizioni presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.

Sono questi gli ingredienti di un giallo sul quale stanno indagando gli agenti di polizia del commissariato jonico. La feroce, quanto ancora misteriosa aggressione, è avvenuta probabilmente nel pieno della mattinata. Il luogo: contrada "Macchiaforte", nella zona della Baia Verde. Si raggiunge uscendo dalla strada statale 274 che collega Gallipoli a Taviano, volgendo in direzione di Alezio. Lì, si trova anche la villa, in un terreno di proprietà dell'imprenditore. Un luogo molto isolato e distante dai vari comuni che circondano la zona.

La sparizione di Mauro, che appartiene a una famiglia di imprenditori edili molto noti, nella zona, specializzati nell’estrazione del tufo dalle cave, risale a un periodo precedente alle 10 del mattino. E può anche darsi che a quell’ora il 68enne fosse già rimasto vittima dell'aggressione. Fra le 10,30 e le 11, infatti, alcuni i suoi parenti hanno iniziato a inoltrare le prime telefonate al suo telefonino, senza ottenere risposta. Le chiamate, nelle ore che trascorrevano senza sue notizie, sono divenute ad un certo punto incalzanti.

Quando l’attesa s’è fatta estenuante, avendo intuito che potesse essere accaduto qualcosa di grave, i parenti si sono messi alla ricerca dell’uomo, nei luoghi da lui abitualmente frequentati. E, intorno alle 13,30, un nipote è riuscito a trovarlo, chiamando subito i soccorsi. 

SDC10261-2Sul posto, oltre ad un’ambulanza, per condurlo in ospedale, in codice rosso, anche gli agenti di polizia del commissariato locale, coordinati dal vicequestore aggiunto Emilio Pellerano, che stanno svolgendo le indagini per ricostruire i fatti nel dettaglio e cercare i responsabili del grave ferimento. Al momento, però, non si sa quale tipo di arma sia stata usata, se una spranga di ferro, un bastone di legno o un altro oggetto, come un'ascia.

Ma che non si sia trattato di una caduta accidentale seguita da un urto alla testa, è certo, per il tipo di lesione, molto profonda, che sembrerebbe provocata da un oggetto tagliente. Allo stesso modo, non è chiaro cosa possa aver spinto una o più persone ad agire con tanta crudeltà.

Giovanni Mauro è rimasto vittima di una rapina sfociata nel sangue, magari dopo una reazione? Oppure aveva un appuntamento con qualcuno, finito in tragedia? O, ancora - fra le ipotesi -, potrebbe aver ricevuto una visita inattesa di persone che conosceva e con cui non correva buon sangue? Queste e tante altre ancora, sono le domande che si stanno ponendo gli investigatori, nel tentativo di fare chiarezza e che per questo motivo ascolteranno parenti e conoscenti, per delineare un quadro più preciso, anche se la prima tesi appare quella al momento più plausibile, considerando che mancherebbero all'appello cellulare e portafogli. 

L'uomo, intanto, confinato in un letto d'ospedale, nel capoluogo, nelle scorse ore è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Le sue condizioni sono molto gravi. 

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