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Cronaca Nardò

In centinaia a ballare e bere vicini, vicini e senza mascherina e il bar chiude

La scoperta dei carabinieri a Porto Selvaggio. Il Ficodindia non potrà aprire al pubblico per cinque giorni e il titolare dovrà anche pagare la sanzione. A Ugento, un arresto per furto

NARDO' - Dovrà chiudere per cinque giorni, perché davanti al suo bar centinaia di giovani, troppo vicini tra loro e senza mascherina, ballavano mentre erano intenti a consumare bevande alcoliche. E’ quanto hanno accertato nella notte i carabinieri della compagnia di Gallipoli, impegnati nei controlli sul rispetto delle misure di prevenzione anticontagio Covid-19, in un locale di Porto Selvaggio, in territoro di Nardò. Oltre alla chiusura dell’attività, il Ficodindia, il titolare è stato destinatario anche di una sanzione amministrativa.

Nell’ambito dello stesso servizio, finalizzato a garantire il mantenimento dell’obbligo del distanziamento sociale e a garantire il divieto di assembramento, in particolare negli esercizi commerciali e nei locali d’intrattenimento, un giovane è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio perché, fermato per un controllo stradale a Galatina, mentre era alla guida dell’auto, addosso gli sono stati trovati tre involucri di cellophane, in ciascuno dei quali erano contenuti tre grammi di marijuana. Oltre alla droga, recuperata durante la perquisizione personale, nelle mani dei militari dell’Arma è finita anche la somma in contanti di centocinquanta euro.

Per altre due persone, trovate anche queste dai carabinieri in possesso di marijuana, è invece scattata la segnalazione alla Prefettura di Lecce per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti, mentre per cinque automobilisti, la serata si è conclusa con una denuncia per guida in stato di ebbrezza alcolica.

Sempre durante i controlli, a Nardò, un uomo, nei riguardi del quale era stato disposto il regime degli arresti domiciliari, è stato sorpreso mentre circolava liberamente per motivi diversi da quelli stabiliti dall’autorità giudiziaria e per questo è stato deferito per il reato di evasione.

Ai domiciliari è invece finito Cosimo Caro, 38enne di Torre San Giovanni (marina di Ugento). che, approfittando di un momento di distrazione di un bagnante, era riuscito a impossessarsi del suo zaino (dove all’interno erano custoditi oggetti e soldi dal valore complessivo di 400 euro) che si trovava sotto l’ombrellone di uno stabilimento del posto e a darsi alla fuga. Ma i carabinieri della stazione di Ugento sono riusciti a fermarlo e ad arrestarlo.

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