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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

In cucina trovati cozze penne e limoni di mare, nei guai un ristoratore

La denuncia al titolare di un locale gallipolino. Elevate anche altre multe per 11mila euro per varie irregolarità

LECCE – Multe salate come l’acqua di mare e anche una denuncia penale. Quest’ultima, in particolare, spiccata al titolare di un’attività di ristorazione della città vecchia di Gallipoli.

La guardia costiera ha svolto una serie di controlli negli ultimi tempi, soprattutto sui prodotti ittici. E durante una verifica presso un ristorante gallipolino, è stato contestato di aver detenuto e commercializzato specie ittiche di cui è vietata la cattura in qualunque stadio di crescita. Nello specifico, si tratta di esemplari di Pinna Nobilis (cosiddetta “cozza penna”). Non solo. La denuncia ha riguardato anche la detenzione in cucina di sostanze alimentari potenzialmente tossiche, come i tunicati della specie Microcosumus (noti come “limoni di mare”).

Le ispezioni, in generale, hanno riguardato tutto il tratto costiero salentino e gli esercizi commerciali di raccolta, distribuzione e vendita al dettaglio di prodotti ittici. E nel corso delle varie operazioni sono state elevate multe per 11mila euro. La maggior parte, sono state contestate in materia di pesca presso ristoranti, pescherie e centri di distribuzione del Salento.

Senza titolo-1-13-12Le principali violazioni? Come spesso accade, hanno riguardato l’assenza di documenti o etichette che attestino la provenienza del prodotto ittico venduto presso esercizi commerciali al dettaglio e di quello detenuto nelle cucine di alcuni ristoranti.

In un caso, inoltre, è stata contestata la vendita di prodotti provenienti dalla pesca sportiva. La violazione, in questo caso, comporta una sanzione ai sensi della normativa nazionale di settore per 2mila euro. Il prodotto ittico in questo è stato confiscato e donato in beneficienza, giacché riconosciuto idoneo al consumo umano dal medico veterinario intervenuto su chiamata dei militari.

Le altre sanzioni amministrative elevate durante i controlli hanno riguardato l’occupazione di demanio marittimo con roulotte al di fuori delle aree predestinate e l’asportazione non autorizzata di alghe spiaggiate. 

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