In due sorpresi a caricare refurtiva in una Fiat 500 davanti all'Omfesa
In arresto sono finiti Giammarco Intrepido e Andrea Colella, rispettivamente di 18 e 21 anni. I due sono stati colti in flagranza dai carabinieri di Trepuzzi mentre uscivano dall'area industriale delle Officine meccaniche e ferroviarie del Salento per portare via alluminio e macchinari
TREPUZZI – Stavano caricando la refurtiva a bordo di una vecchia Fiat 500. Inutile dire che in caso di fuga e inseguimento, non ci sarebbe stata storia. In realtà, non hanno nemmeno abbozzato un tentativo di allontanamento i carabinieri gli stavano praticamente già addosso. Ed è così che in arresto sono finiti Giammarco Intrepido e Andrea Colella, rispettivamente di 18 e 21 anni.
I militari della stazione locale li hanno sorpresi nell’area industriale delle Officine meccaniche e ferroviarie del Salento (cioè, l’Omfesa), nei pressi della stazione ferroviaria. Un luogo che fa gola ai predoni di rame, alluminio e quant’altro, visto che ormai è chiusa per fallimento a causa di note vicissitudini per le quali non sono mancante le lotte sindacali. Ma questa è un’altra storia.
La storia che vede protagonisti i due giovani, invece, ha avuto inizio nella tarda serata di ieri, quando i due si sono intrufolati nel recinto e hanno iniziato a gironzolare furtivi fra le apparecchiature industriali ancora presenti.
I carabinieri, però, erano in movimento per un servizio di controllo del territorio, considerando anche che di recente sono tornati in auge i furti nel nord Salento. Ed hanno avuto la sventura (per loro) d’imbattersi in un’auto dei militari proprio mentre trasportavano alluminio.
Sorpresi in piena flagranza e bloccati, sono stati tratti in arresto e, su disposizione del pm di turno, Elsa Valeria Mignone, sottoposti agli arresti domiciliari. Tutta la refurtiva è stata recuperata. La 500 è finita sotto sequestro.