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Cronaca Salve

in ferie dagli arresti, lo incastra tatuaggio di lupin

Doveva stare ai domiciliari a Napoli, ma era andato in "vacanza" a Salve, Gennaro Ferreri, 32enne pregiudicato partenopeo. Non aveva documenti d'identità, ma il disegno sul corpo era inconfondibile

Il golfo di Napoli è incantevole. Ma l'acqua del Capo di Leuca è altra cosa. E poi, è così lontano il Basso Salento dalla noiosa routine di casa: i poliziotti che bussano alla porta per controllare se non ti sei fatto un giro in centro, il caldo asfissiante, la solita cartolina del Vesuvio come panorama, il traffico caotico. Gennaro Ferreri, napoletano doc, classe 1974, aveva deciso di dire addio alla sua bella Napoli. Almeno per un po'. Il tempo di fare un tuffo dove l'acqua è più blu. Non avrebbe potuto, per la verità. Ordine del Tribunale. Arresti domiciliari. I suoi precedenti: rapina a mano armata e spaccio di stupefacenti. La sua cattura venne eseguita dalla polizia del capoluogo campano nel luglio scorso.

Gli agenti della squadra mobile leccesi, però, da un bel po' di tempo hanno iniziato a tenere d'occhio tutta la zona del Capo di Leuca. Circola infatti insistente la voce che da diverse stagioni le più belle località dell'antichissima "Finis Terrae" siano frequentate da personaggi della malavita partenopea in "ferie" nel Salento dalle loro scorribande in Campania. Rapinare e spacciare è un lavoro duro, c'è sempre un poliziotto, un carabiniere, un finanziere alle calcagna. Anche i banditi hanno bisogno di riposo.

La polizia ha così iniziato ad effettuare nei giorni scorsi una serie di verifiche presso gli intestatari di ville e villette della zona di Salve, controllando anche le vetture non appartenenti ai residenti e posteggiate nelle abitazioni date in affitto, nel periodo estivo, a turisti non censiti. Proprio in seguito ad uno di questi controlli, in via Fontanelle, località Postovecchio, gli agenti hanno scovato una Fiat 600 particolarmente interessante, e non certo per il modello, ma per il suo legittimo proprietario: Giovanni Ferreri, 53enne, napoletano, noto per i suoi precedenti (truffa e furti), nonché padre di Gennaro, evaso ricercatissimo.

Questa mattina gli agenti hanno quindi deciso di fare un blitz all'interno dell'abitazione, per vedere con i propri occhi se tra la famigliola in vacanza vi fosse anche il ricercato. Ed era esattamente così: Gennaro Ferreri era in casa. Nessun documento d'identità, ma una somiglianza spaventosa con la foto fatta diramare dalla questura di Napoli. E poi, quel particolare in più: i tatuaggi, alcuni davvero caratteristici, come quello di Lupin III, ladro leggendario diventato personaggio di culto dei disegni animati. Gli Zenigata salentini lo hanno preso in consegna, portandolo presso la casa circondariale di Lecce. Addio sole, addio mare. Ma almeno lì starà al fresco.

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