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Cronaca

In fila per il vaccino, s’azzuffano e partono pugni e spinte: due denunce

E' accaduto ieri pomeriggio nel museo “Sigismondo Castromediano”, in viale Gallipoli, a Lecce. Nei guai un venticinquenne leccese e un coetaneo di Carmiano, deferiti per interruzione di pubblico servizio

LECCE - Erano in fila in attesa della somministrazione del vaccino nell’hub del museo “Sigismondo Castromediano”, in viale Gallipoli, a Lecce, quando avrebbero iniziato a discutere per motivi banali, e dalle parole sarebbero passati presto alle mani: uno, E.C., un 25enne leccese ha sferrato un violento pugno al volto di A.C., un coetaneo di Carmiano che, in risposta si è scaraventato contro di lui, lo ha afferrato per il petto, rompendogli così una collana che portava al collo e trattenendo nelle mani anche i suoi occhiali da sole.

Per dividerli è stato necessario l’intervento del personale della protezione civile che ha poi provveduto a tenerli lontani in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine.

La segnalazione dello sgradevole episodio è arrivata ieri pomeriggio negli uffici della Questura. Intorno alle 18, gli agenti della sezione volanti hanno raggiunto la struttura e dopo gli accertamenti del caso hanno denunciato per “interruzione di pubblico servizio” i due giovani. Questi, nel frattempo erano stati separati: C.E. era in attesa tra gli utenti, tutti visibilmente scossi per aver assistito alla pietosa scena, ed era guardato a vista dal personale della protezione civile che pertanto era impossibilitato a svolgere la sua mansione di smistamento pubblico; A.C., invece, si trovava in un ambiente lontano dall’ingresso dove era avvenuto lo scontro, disteso su una barella dove era stato medicato con del ghiaccio, per l’ematoma riportato all’altezza dello zigomo sinistro, da una dottoressa in servizio presso lo stesso centro e che per prestargli soccorso aveva quindi dovuto interrompere la somministrazione dei vaccini.

Non si conoscono i veri motivi dell’aggressione poiché i due ragazzi, invitati a sporgere querela, si sono riservati. Ma, come detto, entrambi sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per interruzione di pubblico servizio.

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