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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Copertino

Inaugurato a Copertino il centro integrato per i pazienti affetti da demenza

Il centro diurno Provita può ospitare trenta persone e offre una lunga serie di servizi, tra cui il trasporto e la mensa

LECCE – Copertino ospita un centro diurno integrato per il supporto cognitivo e comportamentale ai soggetti affetti da demenza o Alzheimer. La struttura, gestita dalla società ProVita, è stata inaugurata alla presenza di due illustri neurologi: Antonella Vasquez e Gregorio Raho; oltre che dal direttore del distretto sanitario di Nardò Cosimo Esposito, dal sindaco di Copertino Sandrina Schito; dall’assessore al Welfare della Regione Puglia Salvatore Negro; e da uno dei soci di ProVita, Fabio Marti, imprenditore competente e preparato, da sempre impegnato nelle attività a sfondo sociale.

Si tratta di una struttura fondamentale sia per l’attività sia per la posizione geografica, che con i suoi trenta posti disponibili offre un servizio importantissimo coprendo una fascia di territorio fino a ora scoperta. Il centro diurno integrato ProVita di via Calabria sarà attivo dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 16.30, offrendo il servizio di trasporto e mensa.

Il centro offre accoglienza, in via temporanea o permanente nella struttura semiresidenziale a carattere socio-sanitario, di persone affette da demenza che necessitano di sostegno nel mantenimento del livello di autonomia e nel percorso di inserimento o reinserimento sociale. Una delle finalità della struttura è controllare il contenere il processo di deterioramento cognitivo dei disturbi del comportamento, e mantenere il più a lungo possibile le capacità funzionali e socio relazionali. Inoltre, aiutare la famiglia comprenderli evoluzione cronica della malattia e supportare il care giver rispetto alle attività del centro.

Numerosi gli interventi previsti dal progetto personalizzato definito dalla Uvm (Unità di valutazione Alzheimer): dall’attività di cura e assistenza alla persona al servizio medico e infermieristico; dall’attività di stimolazione e riattivazione cognitiva  quella sensoriale, il servizio pasti e trasporto da e per la propria abitazione, il programma di rieducazione neuromotoria.

Si tratta di una struttura convenzionata con la Asl. Per accedere al centro, una volta che le Uva della Asl esprimono la diagnosi di demenza, gli stessi servizi della Asl formulano la richiesta di accesso, insieme all’istanza dei famigliari o del tutore, al direttore del distretto sociosanitario, che attiva la Uvm che elabora il Pai (Piano assistenza individualizzato) del caso per l’accesso.

Gli ospiti sono assistiti da personale specializzato e qualificato: neurologo, psicologo, psicoterapeuta, infermiere professionale, fisioterapista, educatore professionale, operatore socio-sanitario. 

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