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Cronaca Tricase

Incappucciati di notte nella Lancia. Inseguimento a folle velocità, uno viene bloccato

Un leccese denunciato, i tre complici fuggiti. I carabinieri di Tricase li hanno inseguiti da Alessano a Depressa. Nell'auto, rubata nel capoluogo, c'erano seghe circolari e centraline di veicoli. La mattina dopo, una seconda denuncia nella zona industriale per un uomo di Taurisano in un'Opel rubata

TRICASE – Quando è stata segnalata quell’auto sospetta, una scattante Lancia Lybra, è subito partito un controllo. E appena si è mossa una pattuglia del Norm di Tricase, quell’auto s’è dileguata con uno scatto nella notte nera come pece, raggiungendo folli velocità.

L’autoradio dei carabinieri, però, l’è rimasta dietro a lungo, senza dare tregua al pur abile conducente che, alla fine, ha dovuto abbandonare il confronto e sperare di farla franca in altro modo. La Lybra è stata mollata in aperta campagna, i quattro sportelli si sono spalancati e l'autista e i tre complici che trasportava si sono dati alla fuga con le proprie gambe. In tre sono riusciti a far perdere le tracce correndo all'impazzata, ma un quarto, un 40enne di Lecce, è stato fermato e trascinato in caserma per accertamenti.

Nel Capo di Leuca i militari hanno deciso di dare un netto giro di vite al fenomeno dei furti in tabaccherie, aziende, negozi e distributori di carburanti. Un problema che attanaglia il Sud, come il Nord del Salento. E così è stato disposto per alcuni giorni e notti - nelle fasce orarie più a rischio - un servizio mirato che ha dato i suoi frutti, soprattutto in fatto di prevenzione. Perché ovviamente non si può fare un processo alle intenzioni, ma è chiaro che quattro individui che si aggirano nel cuore della notte con i volti incappucciati all’interno di un’auto, dentro un centro abitato, qualche idea malsana devono pur covarla.

Era la notte fra il 12 e il 13 gennaio, quando i carabinieri hanno iniziato a seguire e poi inseguire quella Lancia Lybra che si aggirava dentro Alessano. I militari si sono messi alle calcagna senza più schiodarsi dall'obiettivo e l’auto ha dovuto accelerare per evitare di finire in un imbuto. In breve, infatti, più veicoli delle forze dell'ordine avrebbero fatto convergenza in zona per bloccarla. 

Il conducente ha quindi tentato di seminare i militari pigiano sull'acceleratore e il testa a testa è durato per oltre una decina di chilometri. All’altezza di Depressa, frazione di Tricase, i quatto hanno deciso di desistere, abbandonando l’auto. Uno di loro, però, è stato fermato. L’uomo, residente nel capoluogo e con svariati precedenti, alla fine se l'è cavata soltanto con una denuncia a piede libero. Risponde di ricettazione e possesso ingiustificato di arnesi per lo scasso, ovviamente in concorso con ignoti.

La vicenda, però, è molto interessante perché nella Lybra i militari hanno trovato seghe circolari e centraline di autovetture. Insomma, parte dell'armamentario del ladro di professione. La stessa Lybra è risultata rubata a Lecce, cioè proprio la città di provenienza dell'indagato. E quindi è proprio verso il capoluogo salentino che si indirizzeranno le prossime indagini. 

E questo non è tutto. Denuncia identica è stata spiccata la mattina successiva a carico di un 58nne di Taurisano. L’uomo è stato notato all’alba all’interno di un’Opel Corsa, risultata rubata dalla targa proprio a Taurisano, nel mese di dicembre. L’individuo sospetto si trovava anch’egli con arnesi per lo scasso nella zona industriale di Tricase. Ovviamente non è chiaro quali intenzioni avesse, ma è possibile che sia stato sventato un altro furto o che comunque si sia bloccata una ricognizione in previsione di un colpo. E in ogni caso, ben due autovetture sono state recuperate nello spazio di poche ore e restituite ai proprietari.   

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