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Cronaca Nardò

Incastrato dal "confronto all'americana", nuovo arresto per l'aggressione al pastore

Torna in carcere Salvatore Esposito, 34enne originario di San Pietro Vernotico, già arrestato lo scorso 16 gennaio nell'ambito dell'operazione condotta di carabinieri della Compagnia di Campi Salentina, guidata dal maggiore Nicola Fasciano, e ribattezzata "Dolly"

LECCE – Torna in carcere Salvatore Esposito, 34enne originario di San Pietro Vernotico, già arrestato lo scorso 16 gennaio nell’ambito dell’operazione condotta di carabinieri della Compagnia di Campi Salentina, guidata dal maggiore Nicola Fasciano, e ribattezzata “Dolly”. Con lui in manette finirono, con l’accusa di rapina aggravata e lesioni personali aggravate in concorso, i fratelli Luigi, Giuseppe e Daigoro Merico, rispettivamente di 43, 40 e 26 anni.

I quattro sono accusati di aver fatto irruzione, il 4 maggio del 2013, all’interno di una masseria nelle campagne al confine tra Nardò e Porto Cesareo, in località Chiodi. Dopo aver malmenato un pastore romeno con il manico di un coltello, ferendolo al capo, sottrassero tutte le capre e le pecore non registrate dal gregge che stava conducendo al pascolo, più i suoi due telefoni cellulari. Poi il gruppo avrebbe legato il pastore a un albero. La vittima riuscì a liberarsi solo dopo un'ora e mezza circa, per poi chiedere aiuto, con il capo ancora sanguinante.

Pochi giorni dopo l’arresto, però, il Tribunale del riesame di Lecce, annullò l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di Esposito, rilevando delle difformità tra la descrizione fornita dalla vittima, prima in sede di denuncia (presso la stazione dei carabinieri di Porto Cesareo) e successivamente in sede di individuazione fotografica (presso la Compagnia di Campi Salentina). Dopo la pronuncia del Riesame, il pubblico ministero Massimiliano Carducci, ha inviato al gip una richiesta di ricognizione di persona in sede di incidente probatorio, che si è tenuto il 4 aprile.ESPOSITO-SALVATORE-244x300-2

Si è trattato di quello che in gergo viene definito “un confronto all’americana”. Il pastore derubato e malmenato, dopo aver fornito una descrizione molto particolareggiata del rapinatore, si è posizionato dietro un vetro da cui poteva guardare senza essere visto. Nella stanza adiacente erano presenti Salvatore Esposito e altre tre persone notevolmente somiglianti. La vittima lo ha individuato con assoluta certezza. Sulla scorta dell'incidente probatorio, il pubblico ministero ha chiesto una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 34enne, emessa dal gip Carlo Cazzella. I carabinieri di Campi hanno arrestato Esposito e lo hanno condotto nel carcere di Borgo San Nicola.

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