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Cronaca Via Brindisi

Violento tamponamento, intera famiglia in ospedale: bimbo di 2 anni in Rianimazione

L'incidente nel primo pomeriggio, alle porte di Lecce. Un uomo, una donna e il loro piccolo, erano giunti da Guidonia. Il piccolo è in prognosi riservata

LECCE – Un violento tamponamento sulla strada statale 613 ha fatto finire un’intera famiglia di turisti in ospedale: il bimbo è grave, anche se non correrebbe rischi per la vita. E’ accaduto nel primo pomeriggio all’ingresso di Lecce, nei pressi dello svincolo per la tangenziale ovest. Padre, madre e figlioletto di appena due anni e quattro mesi, di Guidonia (provincia di Roma), stavano per dirigersi a Gallipoli. Alla guida c'era la donna, C.G. 31enne mentre il marito, G.C., 28enne, era seduto sul lato passeggero.

La Volskwagen Lupo sulla quale viaggiavano i vacanzieri è stata, all’improvviso, tamponata da una Skoda Octavia e l’impatto è stato brutale: il bimbo, regolarmente adagiato sul seggiolino, con le cinture di sicurezza, è stato sbalzato in avanti: le lamiere si sono deformate a causa della violenza dell’urto. Soccorsi dagli operatori del 118, i turisti sono stati accompagnati presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce: il bambino e suo padre d’urgenza, la madre altrettanto, anche se le condizioni dei genitori non sono risultate gravi, dopo gli esami svolti.

A destare preoccupazione, purtroppo, è proprio il quadro clinico del piccolo passeggero. Ora si trova ricoverato nel reparto di Rianimazione, sotto osservazione da parte dei medici: ha riportato un'emorragia cerebrale e un lieve schiacciamento toracico. Non dovrebbe correre rischi per la vita, ma è chiaro che, data l'età, i medici sono molto cauti e, dopo averlo sottoposto a una prima Tac alle 14,30, ne hanno eseguita un'altra intorno alle 20,30. Le due sono risultate sovrapponibili: l'ematoma non si sta espandendo. Un segnale positivo. La prognosi, comunque, per ora resta riservata.

Sul luogo del sinistro, i primi a intervenire sono stati gli agenti di una volante della questura e, in seguito, una pattuglia della polizia locale di Surbo. Successivamente, è sopraggiunta la polizia stradale, che ha avocato a sé la rticostruzione della dinamica. Il conducente della Skoda, C.O. un leccese di 54 anni, è stato condotto presso l'ospedale "San Giuseppe" di Copertino dove è stato sottoposto, tra l'altro, al prelievo di sangue per stabilire l'eventuale assunzione di alcool o stupefacenti, come da rituale.

Al momento non sono noti gli esiti, ma dovrebbero essere negativi. L'uomo è apparso assolutamente lucido, quando ascoltato dagli agenti di polizia stradale (coordinati dal vicequestore aggiunto Lucia Tondo), non ha posto alcuna opposizione agli esami tossicologici, e s'è anche subito sincerato sulle condizioni del bambino. 

Stando alle prime ricostruzioni sul sinistro, questo sarebbe avvenuto sulla corsia di marcia, con la conducente della Lupo che avrebbe regolarmente inserito anche la freccia per svoltare verso la tangenziale. Dopo l'impatto, la Lupo ha deviato bruscamente verso sinistra e l'Octavia verso destra. Uno dei due veicoli ha avuto un impatto con il montante del guard-rail, ma al momento la polizia stradale è al lavoro tramite testimonianze e rilievi sui mezzi, che sono stati posti sotto sequestro, come da prassi nei casi di prognosi riservata.

Il terribile tamponamento

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