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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Via Bari

Notte di fuoco. Quattro incendi colpiscono auto e deposito, uno è doloso

Le fiamme sono divampate nella zona 167 di Lecce, dove i mezzi di madre e figlia sono stati completamente distrutti. Roghi anche a Novaglie e Taviano. In quest'ultimo episodio, i carabinieri hanno aiutato una famiglia ad abbandonare l'abitazione, invasa da una coltre di fumo. A fuoco anche una legnaia, a Carmiano

LECCE  - Il fuoco non concede tregua a Lecce e provincia. Negli ultimi due giorni è riaffiorata l’emergenza degli incendi ai danni di autovetture quando sembrava essersi sgonfiata per un (breve ) periodo. Questa notte, i veicoli dati avvolti dalle fiamme sono saliti addirittura a quattro. Ai quali si è anche sommato il rogo che ha colpito un deposito di legname, in casa di una coppia di anziani, a Carmiano. Due auto sono state incendiate a Lecce, in via Bari, nella zona 167.

Le altre due sono andate in fumo a Taviano e Novaglie, la marina di Gagliano del Capo. Il primo intervento, poco dopo l'una, è stato quello dei pompieri del distaccamento di Tricase, sopraggiunti sul lungomare del borgo adriatico per domare il fuoco divampato ai danni di una vecchia Fiat 500, appartenente a D.F., un operaio 46enne incensurato, residente nella piccola marina gaglianese. Le cause dell’accaduto sarebbero accidentali, forse partite da un cortocircuito all’interno alle componenti elettriche, all’interno dell’abitacolo.

Contemporaneamente, i caschi rossi del distaccamento di Gallipoli sono intervenuti a Taviano, all’altezza del civico 8 di via  Rene, a Taviano. Una Fiat Grande Punto,  intestata a S.M., 30enne del posto, parcheggiata davanti alla casa di una famiglia, è stata avvolta dalle lingue di fuoco per motivi che, stando ai primi riscontri, sarebbero accidentali.  I carabinieri della stazione locale, assieme ai colleghi del Nucleo operativo a radiomobile della compagnia di Casarano, hanno aiutato i quattro componenti della famiglia residente a lasciare l’abitazione.

I militari dell’Arma, guidati dal capitano Aniello Mattera,  hanno invitato i malcapitati ad abbandonare le stanze salendo sul terrazzo, per poi passare sul tetto dei vicini.  Il pian terreno, infatti, era ormai invaso da una coltre di fumo che dalla via si è propagata fino alle finestre della casa e dalle fiamme che hanno annerito le pareti e distrutto le avvolgibili in plastica. Sono stati fatti intervenire anche i sanitari del 118, ma nessuno è rimasto, fortunatamente, intossicato.

Ma la notte di fuoco che ha vissuto il Salento non era ancora terminata. Appena un’ora dopo, infatti, un altro complesso intervento è toccato ai vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce, sopraggiunti in via Bari, nella zona 167, per spegnere le fiamme che hanno colpito altre due autovetture. Intorno alle 2,15, sono andate in fumo una Daewoo Matiz e una Ford Focus, intestate rispettivamente a una pensionata del luogo, e alla figlia, parcheggiate all’altezza del civico 52, a ridosso di un marciapiede. I caschi rossi hanno impiegato diverse ore per domare le lingue di fuoco che si sono propagare anche al di là della via, rendendo necessario l’intervento di un secondo mezzo.

L’allarme è stato dato proprio dalla proprietaria di uno dei due veicoli che è stata svegliata nella notte da alcuni rumori provenienti dalla strada. L’origine dell’incendio è, quasi certamente, dolosa dal momento che, nei paraggi, è stata trovata una bottiglia in plastica con all’interno del liquido infiammabile. Le indagini sono nelle mani degli agenti delle volanti, accorsi sul posto per rilevare gli indizi utili alla ricostruzione dell’accaduto. Lungo la via non vi sarebbero videocamere di sorveglianza installate, ma le dichiarazioni delle due famigliari potrebbero fornire elementi utili per chiarire se si sia trattato di un atto vandalico o di un avvertimento, e a quale contesto sia riconducibile l’eventuale livore di coloro che hanno agito.foto-125-17

A prendere fuoco, oltre alle autovetture, anche una legnaia, nel giardino dell’abitazioni di una coppia di anziani, in via Pietro Micca (in foto), a Carmiano. Il fuoco ha sorpreso i due coniugi nel sonno, i quali si sono poi rivolti alla centrale operativa dei pompieri. Sul posto, gli uomini del distaccamento di Veglie hanno spento il rogo e cercato indizi utili per costruire le cause dell’episodio. In corrispondenza del deposito di legna, infatti, un impianto elettrico, con fili scoperti e pericolosi, ha dato origine all’accaduto.

 A conferma della natura accidentale, il fatto che il cumulo si trovi in un giardino retrostante, nel quale è possibile accedere soltanto attraverso le proprietà confinanti. Ma i carabinieri della stazione locale e i colleghi del nucleo operativo e radiomobile ella compagnia di Campi Salentina, coordinati dal maggiore Nicola Fasciano, non hanno rinvenuto tracce o orme sospette.

Le immagini delle auto distrutte dalle fiamme

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