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Fiamme sui litorali dell’Adriatico e dello Ionio: bruciano mezzi di due imprenditori

Gli episodi nel giro di un'ora e mezzo a Roca e Torre San Giovanni, rispettivamente marine di Melendugno e Ugento. A fuoco un fast-food ambulante e l'auto della proprietaria di un b&b

ROCA (Melendugno) – Altri due incendi divampano nella notte, tra l’una e mezzo e le tre. A prendere fuoco, in questo ennesimo episodio, un fast-food ambulante a Roca e un’autovettura a Torre San Giovanni che ha finito per colpire anche quella in sosta nelle vicinanze. Il primo mezzo ad andare in fumo, con conseguenze ingenti, è stato il mezzo allestito per la somministrazione di panini e bevande, che si trovava parcheggiato all’interno di un’area privata, di fronte alla scogliera della nota Grotta della Poesia, nella marina di Melendugno. L’attività, allestita su un terreno recintato adibito a parcheggio, è stata incenerita totalmente.

Le lingue di fuoco, che secondo i pompieri sarebbero divampate a causa di un cortocircuito, forse originato dal surriscaldamento del frigorifero del furgone, hanno consumato non soltanto gli interni, ma anche le confezioni di carne e bevande, oltre a documenti e imballaggi. Il danno complessivo è ancora in fase di quantificazione, ma comunque notevole. Ad eseguire il sopralluogo, i vigili del fuoco del comando provinciale, sopraggiunti assieme ai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Lecce. Poco più di un’ora dopo, un fatto analogo è accaduto anche in un’altra marina, questa volta sul versante ionico. Ad andare a fuoco, per motivici ancora da accertare ma che  potrebbero essere di natura dolosa, la Fiat Grande Punto di una 50enne di Ugento.

La donna è proprietaria di un noto bed and breakfast della marina del comune messapico. Ma la sua vettura non è stata l’unica a prendere fuoco. Le fiamme, prepotenti, hanno anche colpito quella parcheggiata accanto, un’altra Fiat Punto, intestata alla nuora della 50enne. Sul posto, per spegnere l’incendio, i vigili del fuoco del distaccamento di Gallipoli: gli stessi che hanno poi eseguito un’ispezione nell’isolato, alla ricerca di tracce utili lasciate da eventuali autori del gesto. I carabinieri della compagnia di Casarano hanno acquisito le videocamere di sorveglianza installate in zona, dopo aver ascoltato i titolari dei veicoli colpiti dalle fiamme. La volontà di colpire, di lanciare un messaggio intimidatorio da parte di qualcuno, sempra al momento l'ipotesi più accreditata secondo gli inquirenti. Episodi del genere, del resto, ai danni degli imprenditori salentini, sembrano ormai costituire una routine, con un dato che sfiora la media di un veicolo incendiato a notte.

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