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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Surbo / Via Alberto Moravia

Scoppiano due incendi in tre ore. Le fiamme distruggono auto e furgone

Il furgone di un 30enne di Veglie, e la vettura di un 35enne di Surbo sono stati avvolti dalle lingue di fuoco. Il primo episodio è certamente di natura dolosa: i malviventi hanno versato liquido infiammabile nel motore. Sul posto sono intervenuti pompieri e carabinieri

SURBO – E' accaduto ancora. Due incendi, ai danni di altrettanti mezzi, sono divampati nella notte a Surbo e Veglie. Nel comune dell’hinterland leccese, poco dopo le 3, è stata colpita una Daewoo Matiz, parcheggiata in via Alberto Moravia. Il mezzo, appartenente a un 35enne incensurato, è stato completamente distrutto dalle fiamme, che hanno provocato un danno di diverse migliaia di euro.

Sul posto, i pompieri del comando provinciale di Lecce, per domare il rogo ed eseguire il sopralluogo. I rilievi sono stati eseguiti anche dai carabinieri della stazione di Surbo, intervenuti per fare chiarezza sull’episodio e capire se la matrice sia o meno dolosa e raccogliere le dichiarazioni dell’uomo.

Soltanto un paio di ore prima, a Veglie, alcuni malviventi avevano dato alle fiamme un furgone, un Fiat Iveco Daily, in via Spallanzani, appartenente a E.N.,  30enne, raccoglitore di materiale ferroso da rivendere,  anch’egli incensurato. Quando i caschi rossi sono giunti per mettere in sicurezza la strada, e scongiurare che le lingue di fuoco potessero propagarsi anche agli veicoli in sosta, hanno però scorto alcune tracce di liquido infiammabile, versato direttamente dal parabrezza, per colpire il motore.

Segno inequivocabile delle intenzioni di qualcuno che, approfittando del buio e della notte, ha appiccato l’incendio per lanciare un messaggio e per un gesto vandalico. Le indagini, nelle mani dei carabinieri della compagnia di Campi Salentina, sopraggiunti assieme ai vigili del fuoco del distaccamento locale, sono ancora in corso. Al vaglio degli inquirenti, oltre all’eventuale presenza di videocamere di sorveglianza installate in zona, anche le dichiarazioni fornite dal malcapitato.

Nelle prossime ore, infatti, i militari dell’Arma cercheranno di chiarire che cosa abbia potuto scatenare il livore di qualcuno. E tentare di far luce anche su contesto nel quale sarebbe maturata questa rabbia: forse professionale, o magari nell’ambito personale.

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