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Cronaca Surbo

Incendiata nella notte l'auto di un carabiniere

Surbo: ignoti hanno dato alle fiamme nella notte una Alfa 155 appartenente ad un carabiniere. Non si tratterebbe di una ritorsione personale ma dell'ennesimo gesto che arroventa la campagna elettorale

Ancora segnali inquietanti a Surbo, gesti intimidatori ad opera di ignoti che continuano a sfidare le forze dell'ordine e personalità politiche locali. L'ultimo gesto, compiuto nella nottata di ieri, è stato rivolto ad un carabiniere del luogo, ma che svolge servizio a Torre Santa Susanna, in provincia di Brindisi. I vandali gli hanno incendiato l'auto, una vecchia Alfa 155, che si trovava parcheggiata nei pressi dell'abitazione del militare, in via del Mare. E' stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Lecce per domare le fiamme ed evitare che l'auto esplodesse. In via del Mare questa notte sono giunti anche i carabinieri e gli agenti di polizia municipale, ai quali ora spettano le indagini per risalire agli autori dell'incendio che ormai sembra avere tutte le caratteristiche per definirsi doloso.

L'ipotesi forse più accreditata è che il gesto sia stato pensato non a caso solo poche ore prima dalla consegna delle liste per il rinnovo del consiglio comunale: se si esclude infatti una possibile ritorsione personale nei confronti del carabiniere, soprattutto perché il militare svolge servizio lontano da Surbo, il gesto della scorsa notte sembrerebbe pensato per tenere alto il clima in paese.

La cronistoria delle ultime vicende in paese d'altronde parla da sé.

18 febbraio 2008: cinque colpi di pistola mirati e ben assestati squarciano il silenzio della notte a Surbo. Obiettivo del tiro a bersaglio dei cecchini, la sede della Polizia municipale del Comune a nord del capoluogo, nella centralissima Piazza Unità Europa. Nessuno avrebbe sentito gli spari, nonostante il fragore dei cinque colpi esplosi in rapida successione. I proiettili si sono conficcati sul portoncino d'ingresso crivellato in più punti, quattro piantati sulla stessa anta e con un quinto che ha trapassato il portone in legno (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=6364).

24 febbraio 2008: ignoti, usando molto probabilmente del liquido infiammabile, tentarono di distruggere l'auto di Vincenzo Cagnazzo, ex presidente del Consiglio comunale della Giunta Cirio, caduta all'inizio dell'anno (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=6489).

27 febbraio 2008: "Gli episodi che più ci hanno preoccupato e che non possono essere minimamente sottovalutati sono quelli di Surbo - dice il prefetto di Lecce Casilli durante un vertice in Prefettura sulla sicurezza - dato che è ormai entrata nel vivo la campagna elettorale per l'elezione del nuovo consiglio comunale, e sta noi garantire nel limite del possibile un sereno confronto democratico. Per questo sarà incrementato il controllo sul territorio con il supporto di tutte le forze dell'ordine" (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=6555).

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