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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta filobus, nuova svolta: spiccato arresto per Buonerba

Nuovo colpo di scena nell'inchiesta sul presunto giro di riciclaggio e tangenti portato avanti sull'asse Lecce-Lugano e che ruota intorno all'affaire del filobus e alla figura del professore, che si trova ora in carcere

LECCE - Nuovo colpo di scena nell'inchiesta sul presunto giro di riciclaggio e tangenti portato avanti sull'asse Lecce-Lugano e che ruota intorno all'affaire del filobus e alla figura del professor Massimo Buonerba. Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, infatti, è stata emessa nei confronti dell'ex consulente legale dell'allora sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone. Al momento della notifica dell'arresto, poco dopo le 11, il professore di origini leccesi, da parte del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza, avrebbe accusato un malore e sarebbe stato condotto nel pronto soccorso dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, dove è stato sottoposto a una lunga serie di esami cardiologici. Nel pomeriggio, poco dopo le 18, Buonerba, accompagnato dai militari delle fiamme gialle, ha lasciato il nosocomio salentino per essere trasferito nel carcere di Borgo San Nicola.
Quella nei confronti di Buonerba è la seconda misura cautelare emessa nei confronti di una delle persone coinvolte nelle indagini: il 21novembre scorso in carcere era finito il professor Giordano Franceschini, 45 anni, tornato in libertà sabato scorso su ordinanza del Tribunale del Riesame, per il quale non sussisterebbero i gravi indizi di colpevolezza.
L'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'ex consulente di Palazzo Carafa è stata emessa dal gip Antonia Martalò su richiesta del procuratore aggiunto della Repubblica di Lecce Antonio De Donno.
Massimo Buonerba-4-3Bocche cucite negli uffici giudiziari in merito alla vicenda. Sull'arresto, infatti, non è stata fornita alcuna comunicazione ufficiale. Neanche il legale di Buonerba, l'avvocato Sabrina Conte, ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione a riguardo. Secondo quanto emerso dagli interrogatori del professor Franceschini e da una serie di riscontri probatori (tra cui i pc e i documenti sequestrati all'ingegnere di origini venete), Buonerba avrebbe indotto iil docente dell'Università di Perugia a versargli delle tangenti per ottenere l'incarico di progettista del filobus.
Al centro dell’inchiesta, avviata in base a una segnalazione della magistratura elvetica, un conto corrente svizzero sospetto e riferibile a Buonerba, su cui sarebbe transitata una cifra di poco inferiore ai due milioni di euro (vi sarebbe anche un secondo conto corrente da circa 800mila euro).
Soldi presumibilmente illeciti che, ipotizzano l'accusa e le indagini condotte dai finanzieri di Lecce, sarebbero finiti sul conto svizzero dell’ex consulente di palazzo Carafa, proprio in relazione al tanto discusso progetto filobus. Nel fascicolo, oltre a Massimo Buonerba risultano indagati il figlio Roberto; l’ex funzionario di una banca di Lugano Angelo Ferrari e altri suoi due familiari: Renata e Olivier e l’imprenditore bolognese Giorgio Zoboli. Per loro le ipotesi di reato a vario titolo sono di riciclaggio e favoreggiamento.
 

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