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Cronaca Muro Leccese

Inchiesta “Re Artù”, fissato l’abbreviato per cinque imputati

Durante l’udienza preliminare, il gup Tosi ha accolto le richieste di rito speciale. Avanzata anche un’istanza di patteggiamento. In aula si ritornerà il 1° marzo

MURO LECCESE - E’ entrata nel vivo questa mattina, con la discussione del pubblico ministero Alessandro Prontera, l’udienza preliminare nei riguardi dell’ex senatore e assessore regionale al Welfare Totò Ruggeri, 72 anni, di Muro Leccese, e altre 22 persone coinvolte nell’inchiesta “Re Artù”.

Solo in cinque hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati con il rito abbreviato dal giudice Sergio Tosi. Si tratta di: Roberto Aloisio, 50, di Maglie; il commercialista Giantommaso Zacheo, 50, di Carpignano; Antonio Specchia, 37, di Serrano (frazione di Carpignano Salentino); Giuliana Lecci, 37, di Montesano Salentino; Luigi Antonio Tolento, 37, di Soleto. Paolo Vantaggiato, 64, di Neviano, ha invece chiesto di patteggiare otto mesi, col beneficio della pena sospesa.

L’udienza è stata aggiornata al 1° marzo per il completamento delle discussioni dei difensori, ed eventuali repliche del pm e controrepliche della difesa, al termine delle quali il gup deciderà anche se mandare a processo (ordinario) gli altri imputati: Ruggeri; Antonio Ermenegildo Renna, 67 anni, di Alliste, commissario straordinario unico dei consorsi di bonifica; il consigliere regionale Mario Romano, 72, di Matino; Massimiliano Romano, 52, di Matino; l’ingegnere Emanuele Maggiulli, 56, di Muro Leccese, ex dirigente dell’Ufficio tecnico di Otranto; il sindaco di Scorrano, Mario Pendinelli, 57 anni; il medico Elio Vito Quarta, 77 anni, di Carmiano; l'imprenditore Fabio Marra, 55, di Galatone; Pierpaolo Cariddi, 56, nelle vesti di sindaco di Otranto, e al centro di un'altra inchiesta Hydruntidate; l’ex direttore generale della Asl Lecce Rodolfo Rollo, 61, di Cavallino; suor Margherita Bramato, 72, di Tricase; Luigi Marzano, 75, di Leverano; Vito Caputo, 61, di Nardò; Silvia Palumbo, 40, di Racale; Michele Antonio Adamo, 68, di Nardò; Graziano Musio, 67, di Matino; Antonio Greco, 49 anni, di Carpignano Salentino.

Le accuse contestate a vario titolo sono di corruzione, traffico di influenze illecite e falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici, i cui dettagli sono riportati in un precedente articolo.

Oltre alla Regione che si era costituita parte civile nella precedente udienza, oggi si è costituita anche la Provincia.

A difendere gli imputati ci penseranno gli avvocati: Gianluca D’Oria, Salvatore Corrado, Giuseppe Fornari, Massimo Manfreda, Luigi Covella, Francesco Fasano, Gabriella Mastrolia, Francesco Vergine, Stefano De Francesco, Giuseppe Lelio, Luigi Corvaglia, Pierluigi Portaluri, Dario Congedo, Mario Coppola, Antonio Quinto, Corrado Sammarruco, Antonio Costantino Mariano, Francesco Romano, Carlo Viva, Sabrina Conte, Maria Greco, Francesca Conte, Dario Paiano, Demitri Conte, Remo Cagnazzo, Giovanni Montagna, Maria Antonietta Martano, Gaetano Castellaneta, Donato Sabetta.

Nello stesso procedimento era indagato anche Giancarlo Ferilli, 59 anni, di Tuglie, accusato di traffico di influenze illecite perché avrebbe consegnato la somma di ottomila euro a Mario Romano, in cambio del superamento del concorso in Arpal di un suo familiare. La sua posizione però fu stralciata poiché durante le indagini preliminari aveva chiesto di patteggiare tre mesi di reclusione, col beneficio della pena sospesa, attraverso il suo avvocato Alessandro Greco.

Sull’istanza si pronuncerà il 6 aprile, la giudice Giulia Proto.

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