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Sabato, 20 Aprile 2024
Ci sono cinque indagati / Melendugno

Incidente mortale sul lungomare di San Foca, entro due mesi la consulenza tecnica

Questa mattina il sostituto procuratore Alessandro Prontera ha affidato l’incarico al perito Lelly Pantaleo Napoli che avrà il compito di effettuare gli accertamenti per chiarire la dinamica e le circostanze che hanno determinato il sinistro del 17 luglio in cui hanno perso la vita Antonio Carlà e Sara Rollo

MELENDUGNO - Sarà pronta e depositata entro due mesi la consulenza tecnica disposta dalla procura di Lecce e finalizzata a fare chiarezza sulla dinamica e le circostanze che hanno determinato l’incidente avvenuto la sera del 17 luglio scorso all’ingresso di San Foca, marina di Melendugno, nel quale hanno perso la vita Antonio Carlà, 47enne di Lecce (gestore del cocktail bar "Fermata Ariosto" nell'omonima piazza), e Sara Rollo, 44enne di San Donato.

Nella tarda mattinata di oggi il sostituto procuratore, titolare del fascicolo d’inchiesta sul sinistro mortale, Alessandro Prontera, ha infatti conferito l’incarico per la consulenza tecnica d’ufficio al professionista Lelly Pantaleo Napoli che avrà ora 60 giorni di tempo per portare a termine il delicato lavoro finalizzato a fare piena luce sul tragico sinistro stradale. Focus tecnico in particolare sulla pista ciclabile e la segnaletica stradale e anche sulla moto sulla quale viaggiavano le due vittime.

Com’è tristemente noto, quella sera, la coppia stava procedendo su una Ducati Panigale ed era appena entrata nella marina quando Carlà, che ne era alla guida, avrebbe urtato il cordolo della pista ciclabile di recentissima realizzazione, ricavata ai margini del lungo mare, perdendo il controllo della moto, con conseguenze fatali: i due occupanti della due ruote hanno sbattuto violentemente contro una recinzione, hanno centrato in pieno e abbattuto il palo di sostegno di un cartello stradale e sono rovinati esanimi sull’asfalto. Deceduti praticamente sul colpo.

L’incidente non ha coinvolto altri veicoli, ma fin da subito sono emerse pesanti perplessità sull’insidia rappresentata dalla pista ciclopedonale, non solo per le modalità realizzative ma anche per l’assenza di una adeguata segnaletica ed altre carenze sulle quali la procura di Lecce ha inteso vederci chiaro. 

Il pubblico ministero ha ritenuto di dover andare a fondo della vicenda e, dopo aver aperto un fascicolo contro ignoti e aver atteso il rapporto e il supplemento d’indagini dei carabinieri della stazione di Melendugno, nei giorni scorsi ha trasformato il procedimento penale in un’azione contro “noti” iscrivendo nel registro degli indagati, per l’ipotesi di reato di omicidio stradale, cinque persone tra cui due figure apicali del Comune di Melendugno, il comandante della polizia locale Antonio Nahi, 64 anni, e il responsabile degli uffici tecnici  Salvatore Petrachi, 66 anni, più altri due dipendenti dell’ufficio Lavori pubblici, Federico Stella, 37 anni, e Antonio Rizzo, 54 anni, oltre a Maria Grazia Saracino, 56 anni, di Caprarica, legale rappresentante dell’impresa edile a cui l’amministrazione comunale ha affidato l’intervento di realizzazione dell’opera pubblica.

Un atto dovuto quello dell’iscrizione nel registro degli indagati per dare modo ai cinque soggetti sottoposti all’indagine di nominare eventuali consulenti tecnici di parte per gli accertamenti tecnici non ripetibili.

Il pm Prontera ha anche disposto una perizia cinematica per ricostruire dinamica, cause e tutte le responsabilità dell’incidente e ha conferito l’incarico nel primo pomeriggio di oggi presso il palazzo di giustizia di Lecce al consulente tecnico d’ufficio, che avrà 60 giorni per depositare la sua perizia dalla data di inizio dei rilievi, sulla scorta delle indicazioni ricevute dal sostituto procuratore, dopo un sopralluogo sul luogo del sinistro, l’esame della moto posta sotto sequestro, la disamina di tutti gli atti d’indagine e di tutta la documentazione tecnica e amministrativa relativa a quel tratto di strada.

Il perito avrà il compito di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, dovrà riferire in ordine alla segnaletica orizzontale e verticale presente, alle modifiche del piano viario intervenute, allo stato d’uso ed eventuali carenze circa la cura, la manutenzione e realizzazione di opere stradali o arredi urbani presenti in quel tronco stradale, accertando anche se quest’ultimo al momento del sinistro fosse attrezzato per garantire la sicurezza degli utenti sella strada. Le operazioni peritali avranno inizio il 27 settembre prossimo.

Tutte le parti offese e gli indagati hanno a loro volta incaricato, o si sono riservati di farlo, dei propri consulenti tecnici di parte. I genitori, il fratello e la sorella nonché gli anziani nonni di Sara Rollo, si sono affidati a Studio3A-Valore Spa., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, con la collaborazione dell’avvocato Maria Grazia Barretta, che ha nominato come consulente tecnico, l’ingegnere cinematico Maurizio Scudella.

Hanno già indicato un proprio consulente tecnico inoltre Antonio Nahi, difeso dall’avvocato Giuseppe Corleto, che ha nominato Angelo Corlianò Nahi, e Salvatore Petrachi, difeso dall’avvocato Marco Petrachi, che ha scelto Rosario De Giorgi. Mentre Maria Grazia Saracino, patrocinata dall’avvocato Silvio Verri, ha nominato Antonio Vernaleone. Si sono riservati la nomina i congiunti di Antonio Carlà, assistiti dall’avvocato Laura Minosi, e gli altri due indagati Antonio Rizzo, difeso da legale Cristian Marchello e Federico Stella, assistito dagli avvocati Riccardo Giannuzzi e Alberto Maria Durante.

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