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Incidenti stradali Copertino

Travolto in bici, muore dopo ore di agonia in ospedale organista della chiesa

Giuseppe Tempesta, 61enne di Copertino, travolto ieri sera sulla provinciale 124 da una Lancia Phedra condotta da un 48enne di Carmiano. Trasportato prima al San Giuseppe, poi al Fazzi, è spirato nella notte. Il pm di turno potrebbe disporre l'autopsia. Sulle dinamica indagano i carabinieri

COPERTINO – Il suo cuore ha smesso di battere nella notte. La salma, al momento, non è stata riconsegnata alla famiglia, perché il magistrato di turno, Roberta Licci, disporrà a breve un'ispezione esterna sul cadavere.

E’ stato il secondo incidente con esito mortale, nella giornata di ieri, nel Salento. Una giornata nefasta, iniziata con uno scontro violento avvenuto nel tardo pomeriggio nel capoluogo, fra uno scooter e un’auto, in cui ha perso la vita un 44enne, e terminato quando era ormai buio, con il decesso di Giuseppe Tempesta, 61enne di Copertino.

Tutto è avvenuto intorno alle 22,30. Giuseppe Tempesta, nel suo comune di residenza conosciuto con il nomignolo di Pinuccio, si trovava in sella sulla sua fedele bicicletta mountain bike, quando, per cause in fase d’accertamento, è stato travolto da un’autovettura.

Sembra che l’uomo, pensionato, a Copertino conosciuto anche perché suonava l’organo nella Chiesa di San Giuseppe Patriarca, amasse fare lunghe passeggiate in bici anche nelle ore serali.

Ieri, dunque, stava pedalando lungo la strada provinciale 124, che collega Carmiano a Copertino, ed era all’altezza di un vivaio, a circa un chilometro dall’ingresso del suo comune, quando, all’improvviso, è sopraggiunta una Lancia Phedra, condotta da un 42enne di Carmiano, che l’ha colpito in pieno, facendolo cadere malamente sull’asfalto.

L’automobilsta s’è subito fermato a prestare soccorso. Sono stati chiamati i numeri d’emergenza e sul posto sono arrivati sia i sanitari del 118, sia i carabinieri della tenenza copertinese. Nonostante le ferite, Tempesta non ha perso subito lucidità e ai soccorritori ha anche reso le proprie generalità.

Trasportato inizialmente presso l’ospedale locale, il “San Giuseppe”, nel giro di poche ore le condizioni si sono però aggravate, tanto che s’è reso necessario il trasferimento nel reparto di rianimazione del “Vito Fazzi” di Lecce.

Ma qui, poco dopo mezzanotte, l’uomo è spirato. I carabinieri, in queste ore, hanno posto sotto sequestro l’auto e la bicicletta, come da rituale, nel caso di sinistri con prognosi riservata o decesso. In fase di valutazione, fra le altre cose, anche le condizioni di visibilità lungo il tragitto.    

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