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Incidenti stradali

Incidenti stradali, i dati del rapporto Aci-Istat 2011. Cala il numero delle vittime

I mesi più caldi si confermano quelli con maggiore mortalità. I dati analizzano il fenomeno dei sinistri da tutti i punti di vista: la fascia d'età più colpita è stata quella dai 30 ai 54 anni. Nel 2010 i decessi erano stati 59

LECCE – Sono stati diffusi i dati del rapporto Aci-Istat sui sinistri stradali nel 2011. I numeri indicano che l’Italia non ha centrato l’obiettivo che l’Unione Europea si era posto già nel 2010, cioè la diminuzione del 50 per cento delle vittime anche se comunque sono calti gli incidenti (-2,7%), i morti (-5,6%) e i feriti (-3,5 %) rispetto ai dodici mesi precedenti. Nello specifico della provincia di Lecce – la tabella è consultabile e scaricabile in basso  – sono stati 2334 gli incidenti, 3771 i feriti, 38 i morti. Un calo netto rispetto al 2010, quando le vittime furono 59 (35 invece nel 2009).

Il maggior numero dei sinistri,  651,  è avvenuto nel capoluogo con 1042 feriti e 6 decessi. Spicca il dato di Porto Cesareo, con 3 vittime. L’analisi di Aci ed Istat sviscera da ogni angolazione il fenomeno: per quanto riguarda i mesi “neri” è stato agosto quello con il numero più alto di morti, 6, poi maggio con 6, luglio con 4 e giugno con 3. Il giorno peggiore è stato il martedì, con 10 decessi, seguito dal lunedì con 8., poi il sabato con 6. La fascia oraria più sensibile si è verificata da mezzanotte alle 6 del mattino. La velocità è stata la presunta causa che ha ucciso di più, nel 32 per cento dei casi di incidenti mortali. La distrazione e il non rispetto della segnaletica incidono per il 19 per cento ciascuna.

Analizzando la tipologia dei sinistri, si nota che il maggior numero di sinistri (1347), di morti (13) e di feriti (2227) si è registrato negli incidenti “frontali-laterali”, mentre le classi di età più colpite sono quella tra i 30 e i 54 anni (18 vittime) e quella da 65 in poi (11 decessi).

“I dati dimostrano come le nostre strade diventino ogni anno più sicure – ha affermato il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani – ma c’è ancora tanto da fare: gli incidenti derivano da una scarsa cultura degli utenti della strada e Aci ha definito un sistema di formazione continua con nuovi programmi per il conseguimento della patente, corsi di guida sicura, attività di educazione dei genitori per l’uso dei seggiolini, servizi specifici per le utenze deboli. Va poi sottolineato che i sinistri sono diminuiti del 22 per cento in dieci anni ma le tariffe Rc-auto non hanno seguito lo stesso andamento. Per consentire un ribasso delle polizze, Aci ha presentato al governo un progetto di legge in grado di ridurre del 40 per cento i costi a carico delle famiglie, contrastando soprattutto il fenomeno delle frodi: speriamo veda presto la luce”.

 

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