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Incidenti stradali

Il "clan" dei finti incidenti. La polstrada denuncia 27 persone

Sono carrozzieri e professionisti, quasi tutti della provincia di Brindisi. Ma i sinistri venivano dichiarati come avvenuti nella zona di Lecce. Un sistema collaudato per ricevere cospicui indennizzi dalle assicurazioni

 

 

LECCE – Finti incidenti, per truffe ai danni delle compagnie assicurative, nazionali ed internazionali: ventisette persone, tra carrozzieri e professionisti, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Lecce dagli agenti della polizia stradale del capoluogo salentino. Una vera e propria scure, quella che s’è abbattuta, contro un sistema evidentemente ben collaudato e che vede la Puglia tra le regioni (tristemente) in pole-position per vicende analoghe.

Le indagini, avviate nel corso del 2009, avrebbero dimostrato come gli indagati abbiano denunciato falsamente, in concorso fra loro, numerosi incidenti stradali mai avvenuti, intascando, a quanto pare con la complicità di avvocati, periti, carrozzieri e medici compiacenti, ingenti somme di denaro. Incalcolabile il danno economico e d’immagine alle varie società assicurative ed agli sportelli presenti sul territorio.

Il modus operandi, secondo la stradale, consisteva dunque nel denunciare falsi sinistri attraverso la compilazione dei modelli in cui le parti, d’accordo tra loro, indicavano di solito il coinvolgimento di più autovetture, all’interno dell’abitacolo delle quali comparivano presenti  più persone . Tutte (inutile anche dirlo) con lesioni.

L’inchiesta avrebbe dunque dimostrato che i veicoli presentavano danni incompatibili con la dinamica denunciata. I mezzi, in alcuni casi, erano messi a disposizione da carrozzieri compiacenti, i quali, avendoli già a disposizione per precedenti riparazioni, avrebbero ottenuto più indennizzi per lo stesso danno.

Non solo. Per arricchire ulteriormente i loro profitti, sarebbero stati inseriti nella modulistica sottoscritta dalle parti, altri soggetti i quali, documentando le lesioni riportate nei vari incidenti, ottenevano, con l’aiuto dei periti definiti “amici” e degli avvocati ben inseriti nei vari centri liquidazione, ingenti somme di denaro.

stradale-10-2I denunciati sono perlopiù persone della provincia di Brindisi. In particolare, sedici di San Pietro Vernotico, cinque di Cellino San Marco, quattro di Torchiarolo  e due di Tuturano, di età compresa tra i 25 e 70 anni. La peculiarità è che gli incidenti venivano dichiarati tutti come avvenuti nel territorio della provincia di Lecce.

Si tratta di: F.G di 53 anni di Tuturano; G.C. di 44 anni di San Donaci, P.A. di 27 anni di San Pietro Vernotico; S.A. di 38 anni di San Pietro Vernotico; C.A. di 29 anni di San Pietro Vernotico; C.M. di 24 anni di San Pietro Vernotico; Q.V. di 23 anni di San Pietro Vernotico; P.A.A. di 36 anni di San Pietro Vernotico; P.F. di 22 anni di San Pietro Vernotico; G.S. di 69 anni di San Pietro Vernotico; E.F. di 26 anni di Cellino San Marco; S.I. di 61 anni di Cellino San Marco; M.D. di 42 anni di San Pietro Vernotico; A.G. di 33 anni di San Pietro Vernotico; A.A.R. di 26 anni di Cellino San Marco; C.S. di 50 anni di Cellino San Marco; S.B. di 60 anni di Torchiarolo; S.A. di 35 anni di Torchiarolo; S.S. di 28 anni di Torchiarolo; Q.A.E. di 56 anni di Torchiarolo; V.A. di 72 anni di San Pietro Vernotico; V.D. di 31 anni di San Pietro Vernotico; G.L. di 24 anni di San Pietro Vernotico; E.A. di 24 anni di Cellino San Marco; M.M. di 49 anni di San Pietro Vernotico.

Le indagini, comunque, non finiscono qui e continuano su altri fronti connessi, volte sempre a smascherare truffe alle compagnie assicurative nella provincia di Lecce ed in cui risulterebbero coinvolti altri professionisti, periti assicurativi e carrozzieri, i quali a vario titolo contribuirebbero a costituire una vera e propria associazione a delinquere finalizzata alle truffe assicurative. Nel tempo sono stati sborsati svariati milioni di euro.

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