Violento scontro fra due autovetture. Un 60enne finisce in prognosi riservata
Sono tre le persone coinvolte in un sinistro avvenuto a mezzogiorno a Miggiano, di cui una in gravi condizioni. Si tratta del funzionario dell'Ufficio tecnico del Comune di Alessano, rimasto intrappolato fra le lamiere contorte della sua Renault. Lievi escoriazioni, invece, per sua moglie e per la conducente di una Fiat Punto
MIGGIANO – L’impatto è stato violento, oltre che frontale. Intorno a mezzogiorno, due autovetture si sono scontrate, alla periferia di Miggiano, dove un uomo è finito in prognosi riservata. Si tratta di Nunzio D’ambrosio, di 60 anni, funzionario dell’Ufficio tecnico del Comune di Alessano.
L’’uomo viaggiava a bordo della sua Renault Clio quando, all’altezza della stazione ferroviaria di Miggiano, che si trova all’uscita del paese, sulla strada statale 275, è avvenuto lo scontro con una Fiat Punto, guidata da una ragazza di Tricase.
L’urto è stato immediato e brutale e a nulla sono valse le frenate tentate dai due conducenti. Ad avere la peggio, il 60enne, rimasto incastrato fra le lamiere deformate del suo mezzo. Per liberarlo da quell’ammasso di ferraglia, si è rivelato necessario l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Tricase.
E’ stato raggiunto, poco dopo, dai sanitari del 118, i quali lo hanno trasportato d’urgenza presso l’ospedale “Cardinale Panico”. Il personale medico lo ha sottoposto ad alcuni accertamenti, che hanno messo in evidenza un grave ematoma, costato l’immediato ricovero. In attesa di un’evoluzione del quadro clinico dell’uomo, i medici non hanno ancora sciolto la prognosi.
Le altre due coinvolte nel sinistro, la moglie del 60enne e la conducente della Fiat, sono state medicate e dimesse nel giro di un paio di ore. Le loro condizioni sono apparse, infatti, meno preoccupanti sin dal primo momento. Fatta eccezione che per alcune, lievi escoriazioni, nessuna delle due ha riportato gravi conseguenze.
La ricostruzione della dinamica dell’incidente è ora nelle mani dei carabinieri della stazione di Specchia, sopraggiunti assieme ai colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Tricase, per eseguire i rilievi e procedere con l’addebito delle responsabilità.
