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Incidenti stradali Alessano / Provinciale Specchia-Alessano

Stragi sulle strade: in soli quattro giorni il Salento piange la terza vittima. Aveva 22 anni

L’incidente intorno alle 4, quando un 22enne di Alessano stava rincasando dal luogo di lavoro. Ha perso il controllo del proprio veicolo e questo si è ribaltato più volte. Nulla da fare per lui

ALESSANO – Una strage, non può che definirsi così. Il terzo ragazzo, appena 22enne, ha perso la vita in un drammatico incidente avvenuto nelle scorse ore. Gabriele Trovatello, di Alessano, è infatti il nome dell’ennesima vittima della strada. A bordo della sua Toyota Yaris, poco prima delle 4, stava rincasando dopo il lavoro quando è rimasto coinvolto nel sinistro.

Si è verificato lungo la provinciale 242, quella che collega Specchia ad Alessano. Il 22enne aveva lasciato da poco il primo comune, dove prestava servizio come cameriere in un ristorante del posto. Avviandosi verso casa, però, ha perso il controllo del veicolo per motivi che non è dato sapere. Forse un colpo di sonno, o un ostacolo spuntato all’improvviso. O un malore. Di certo, purtroppo, c’è soltanto il fatto che il mezzo è uscito fuori carreggiata e si è ribaltato più volte. Lui è morto sul colpo.

Quando gli operatori del 118, allertati dagli automobilisti di passaggio, sono giunti, non hanno potuto fare nulla per cercare di rianimarlo: il suo cuore aveva ormai cessato di battere. Straziante per i sanitari, così come per i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Tricase, ai quali è toccato anche il compito di comunicare la drammatica ai famigliari del giovane. Al termine degli accertamenti e dei sopralluoghi, il pm presso la Procura della Repubblica di Lecce ha disposto la restituzione della salma ai parenti della vittima per l’ultimo, assurdo saluto.

La morte di Gabriele, strappato alla vita in un'età in cui la morte non dovrebbe essere contemplata, si somma agli altri due decessi che si sono verificati nel Tacco negli ultimi quattro giorni. Tre ragazzi - di 20, 21 e 22 anni - non rivedranno più le proprie famiglie. Non ci sono risposte di senso a questo lutto infinito, ma forse la comunità e le istituzioni dovrebbero cominciare a cercarle.

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