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Giovedì, 18 Aprile 2024
Incidenti stradali Leuca / Via Merine

Sfugge all’alt della polizia. Travolge e ferisce un giovane agente: arrestato

Il controllo nei confronti di un automobilista ha rischiato di provocare una tragedia: è accaduto in via Merine, a Lecce, nella mattinata di oggi. Il responsabile positivo ai test tossicologici

LECCE - I poliziotti gli intimano l’alt, sollecitandolo anche con lampeggianti e sirene. L’automobilista prima accelera nell'intento palese di evitare il controllo, poi, dopo aver percorso alcune strade decide di fermarsi. Ma in una frazione di secondi, dopo aver anche inveito contro e strattonato gli agenti, decide di risalire in auto, per poi ripartire con l'intento di dileguarsi, travolgendo uno dei poliziotti. 

Un giovane agente della sezione Volanti della questura di Lecce è stato infatti investito e trascinato sull’asfalto per una decina di metri.

Il pericoloso episodio si è verificato nella mattinata di oggi in via Merine, nel capoluogo. L'agente in servizio ha cercato di fermare l’uomo in fuga. Quest’ultimo, Mauro Capone, 40 anni residente a Cavallino, volto già noto, è finito poi in manette, poco dopo, con l'accusa di lesioni aggravate e resistenza.

Il fatto si è verificato durante un ordinario controllo, nel quale il personale di viale Otranto ha fermato una vettura, una Citroen Picasso, per procedere con l’identificazione del conducente e la verifica dei documenti.

L’agente, rimasto poi ferito, era di pattuglia quando è stata fermata l’auto dell’uomo che, inizialmente, ha finto calma come se volesse sottoporsi al controllo, ma in pochi istanti ha inscenato la reazione nei confronti dei poliziotti ed è risalito di un nuovo a bordo della vettura per ripartire a tutta velocità.

Intuendo cosa stesse per succedere, il poliziotto ha prontamente estratto lo spray antiaggressione utilizzandolo sull’automobilista dal finestrino aperto dell’auto, ma questi intanto ha ingranato la marcia travolgendo l’operatore in divisa e scaraventandolo sull'asfalto.

In poco tempo, il conducente è stato rintracciato e fermato dalle pattuglie, che si erano già poste sulle sue tracce, all’altezza di una stazione di servizio. Il poliziotto ferito intanto è stato raggiunto dal personale del 118 e portato presso il pronto soccorso dell’ospedale "Vito Fazzi", dove oltre a varie escoriazioni gli è stata riscontrata una distorsione del ginocchio sinistro, con venti giorni di prognosi.

Il conducente "ribelle" dopo essere stato bloccato, è stato portato prima in ospedale per un controllo alcolemico e sull'assunzione di stupefacenti, ed è risultato positivo all'uso di cocaina. Successivamente è stato accompagnato negli uffici della questura dove, stando a quanto disposto dal magistrato di turno, presso la procura della Repubblica di Lecce, Luigi Mastroniani, è stato dichiarato in arresto con l'accusa di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale e denunciato in stato di libertà anche per ricettazione.

Gli ulteriori accertamenti eseguiti a suo carico hanno infatti portato ad una perquisizione domiciliare: nell'abitazione gli agenti hanno ritrovato una scacciacani, con tredici cartucce, priva di tappo rosso. 

Gli approfondimenti e le verifiche effettuate hanno consentito di accertare come lo stesso si fosse messo alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, conducendo la Citroen Picasso, risultata priva di copertura assicurativa, senza portare con sé la carta di circolazione.

Pertanto è stato denunciato in stato di libertà anche per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e multato per il mancato rispetto dell’obbligo di fermarsi all’invito della pattuglia nonché per la mancanza della carta di circolazione e dell'assicurazione obbligatoria sulla responsabilità civile. La vettura è stata sequestrata. L'uomo è difeso dall'avvocato Francesco Maria De Giorgi.

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Appello del sindacato: "Più severità, rischiamo la vita" 

“Esprimiamo la più sentita solidarietà al collega rimasto seriamente ferito a Lecce dopo essere stato trascinato con l’auto da un uomo in fuga, e che, con grande prontezza, ha tentato di fermare appena si è accorto che stava fuggendo. Questo assurdo episodio conferma più cose: anzitutto come i poliziotti svolgano il proprio lavoro con la più assoluta serietà e convinzione, in ogni istante, a qualsiasi costo e senza fermarsi di fronte al pericolo; secondariamente che l’arroganza e la violenza non hanno limiti e, anzi, spesso sono rivolte a chi porta la divisa con la piena consapevolezza di poter fare molto male e persino di uccidere" commenta Valter Mazzetti, segretario generale Fsp, la Federazione sindacale di polizia della Polizia di Stato, "e terzo, che la vita di un operatore delle forze dell’ordine è continuamente in pericolo, anche in quello che può sembrare un banale controllo stradale".

"Il poliziotto rimasto ferito a Lecce ha avuto venti giorni di prognosi, ma avrebbe potuto essere una tragedia" lamenta Mazzetti. Che aggiunge: "E’ ora che si sommino queste considerazioni nelle menti di chi può e deve mettere i tutori dell’ordine nelle condizioni di difendersi, tutelandoli in ogni modo, dal piano delle dotazioni, a quello dei protocolli operativi, a quello legale e legislativo. E, forse ancor di più, è ora che per condotte simili si cominci a rispondere seriamente, severamente, e realmente. Non vorremmo dover vedere questo signore a passeggio fra qualche giorno”. 

“Queste vicende sono purtroppo quotidiane" aggiunge Giuseppe Galati, segretario Fsp di Lecce, "e i colleghi si scontrano con milleuna situazioni che, per un motivo qualsiasi, possono sfociare in tragedie. Sappiamo che la solidarietà, dopo, arriva copiosa, ma vorremmo che piuttosto si pensasse a fare il possibile prima”.

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