LECCE – Sono trascorsi esattamente quattro anni da quando, era il 3 dicembre 2009, Maurizio Reale, 29enne di Sternatia, perse la vita a causa delle ferite riportate in un incidente stradale, mentre viaggiava in sella alla sua moto, una potente Yamaha R6, sulla Sogliano-Cutrofiano. Per uno strano caso del destino è giunta proprio nell’anniversario della morte la sentenza di primo grado per quella tragica mattina di sangue.

Bruno Esposito, 65enne di Giuggianello, è stato condannato a sei mesi di reclusione (pena sospesa e non menzione della condanna nel casellario giudiziale). Nei confronti dell’imputato, assistito dall’avvocato Giovanni Battista Cervo, l’accusa aveva chiesto una condanna a due anni di reclusione per omicidio colposo. La sentenza è stata emessa dal giudice Giovanni Gallo, che ha riconosciuto nei confronti dei familiari della vittima, che si sono costituiti parte civile con l’avvocato Stefano De Francesco, una provvisionale. Il risarcimento, invece, sarà stabilito in sede civile.

La tragedia si verificò intorno a mezzogiorno. Stando ai rilevamenti sulla dinamica dell'incidente effettuati dai carabinieri della stazione di Cutrofiano e da un consulente, la vittima fu travolta un camion uscito da un incrocio e che si era immesso sul rettilineo. Maurizio Reale, che lavora periodicamente come autista dello scuolabus a Sternatia, questa mattina sarebbe salito in sella alla sua moto per andare a trovare la sua fidanzata, a Castrignano dei Greci.