Micidiale impatto contro il palo del flobus. Alfa distrutta, conducente in ospedale
Un uomo condotto al "Vito Fazzi" in codice giallo. Lo scontro nei pressi della villa comunale, all'altezza di una curva, contro il pilone d'acciaio è stato particolarmente violento. Sul posto sanitari del 118 e carabinieri per i rilievi.
LECCE – Una sbandata, poi lo scontro su uno dei piloni d’acciaio che sorreggono i cavi del filobus. Micidiale l’impatto in cui è rimasto coinvolto un uomo che nella tarda serata viaggiava a bordo di un’Alfa 159. Per quanto l’auto sia dotata di una carrozzeria robusta, il cofano ha ceduto ripiegandosi come fosse di cartone.
L’incidente è avvenuto intorno alle 21,30 in via San Francesco d’Assisi, esattamente all’altezza della svolta per via Piave, nei pressi della villa comunale. In quel punto del pieno centro di Lecce, la strada volge in curva ed è lì, probabilmente anche a causa dell’asfalto bagnato per la recente pioggia, che il conducente - il quale si muoveva in direzione di via XXV Luglio - ha perso totalmente il controllo del mezzo, andato a schiantarsi contro quell’immenso palo.
L’uomo alla guida, fortunatamente, non mai perso i sensi. Per la forza dello scontro, che ha sfondato il blocco motore, facendolo rientrare verso l’abitacolo, gli air-bag si sono aperti, impedendo forse danni fisici maggiori, per quanto la vittima abbia riportato comunque sospette fratture agli arti inferiori. Parti dell'auto si sono riversate per decine di metri lungo il marciapiede.
Sul posto, avvisati dai tanti automobilisti che a quell’ora si dirigevano verso il centro, sono giunti i sanitari del 118 a bordo di un’ambulanza, che è poi ripartita in codice giallo verso l’ospedale “Vito Fazzi”.
Tra i primi a fermarsi, anche gli agenti di polizia di una volante, che hanno regolato la viabilità in attesa dell’arrivo dell’auto della polizia locale. Sul posto, successivamente, per i rilievi, è giunta una pattuglia dei carabinieri della compagnia. Da considerare che il traffico, in quel punto, è sempre molto intenso, ed è quindi un miracolo che nell’incidente non siano rimasti coinvolti anche altri mezzi.
