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Incidenti stradali

Schianto in tangenziale est, auto trapassata dal guard-rail: 28enne muore in ospedale

Il terrificante incidente intorno alle 13 all'altezza dello svincolo per la motorizzazione e Torre Chianca. La donna, una maestra che tornava dal lavoro, in codice rosso al "Vito Fazzi" di Lecce. Sul posto 118, vigili del fuoco e polizia locale. Entrata in coma, nella notte il decesso

LECCE – Un istante. È stata solo questione di un istante. Una distrazione – dovuta a cosa, dovrà essere chiarito – e s’è ritrovata con l’auto esattamente all’altezza del tratto di guard-rail che preannuncia uno svincolo, forse proprio quello che intendeva prendere. E quando il montante ha attraversato l’abitacolo per intero, scoperchiando il cofano come fosse una scatoletta di latta, sfondando il parabrezza, uscendo dal lunotto, lei deve aver avuto un moto istintivo, quello di reclinare quanto più possibile la testa verso destra. E forse solo per questo non è morta sul colpo. Ma le sue condizioni sono apparse comunque molto gravi a chi è intervenuto sul posto. Tanto che, qualche ora dopo, è subentrata la morte cerebrale. Tenuta sotto stretta osservazione in ospedale, come si temeva, nella nottata il cuore ha smesso di battere.

L’impatto tremendo  

Un istante, appunto. E quell’enorme barriera di metallo si è conficcata nel veicolo, ha colpito alla testa Alessandra Musolino, di Taranto, 28 anni da compiere ad agosto, trascinando con sé il poggiatesta del lato di guida, staccandolo di netto, e fuoriuscendo dal cristallo posteriore per una dozzina di metri, prima che l’auto si piantasse fra cordolo e aiuola, quando di metri ne mancavano ancora otto. Profonda la ferita subita. Troppo. Al punto che, anche se a distanza di diverse ore, non le avrebbe lasciato scampo. 

Il terrificante incidente è avvenuto intorno alle 13 di oggi sulla tangenziale est, in direzione sud, all’altezza dell’uscita 3 per la motorizzazione, la marina di Torre Chianca e la stessa Lecce. La giovane donna  tarantina, domiciliata a Lecce, dove lavorava come maestra d’asilo, stava tornando proprio dal lavoro quando ha perso il controllo della vettura (intestata al compagno, giunto poco dopo sul posto), andata completamente distrutta nel micidiale impatto.

Il terribile incidente

Altri automobilisti di passaggio che hanno assistito attoniti alla scena, si sono fermati e hanno richiesto aiuto ai numeri d’emergenza. Sul posto sono giunti vigili del fuoco e operatori del 118 con automedica e ambulanza, subito dopo anche la polizia locale. I soccorritori hanno estratto la donna dall’abitacolo, ancora viva, dopo averle anche tolto le cinture di sicurezza.

Aveva lesioni piuttosto visibili fra volto e clavicola sul lato sinistro, proprio laddove il guard-rail l’ha lambita, trapassando l’abitacolo, ma soprattutto alla testa. Trasferita in ambulanza, è stata immediatamente trasportata al pronto soccorso dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, con codice rosso. Passata dal pronto soccorso, ormai in coma, in Rianimazione, la situazione era talmente critica da non lasciare troppe speranze. 

Un'uscita autonoma di strada    

La polizia locale, nel frattempo, ha avviato i rilievi, non prima di aver richiesto a sua volta ausilio per la viabilità, dato che l’incidente è avvenuto in un punto piuttosto pericoloso per il transito continuo di veicoli, a velocità anche piuttosto sostenuta. Fra i primi a fermarsi sono stati alcuni operatori di polizia penitenziaria di passaggio.

Poco dopo, sono arrivati anche gli agenti delle volanti della questura, che hanno deviato il traffico, in attesa che fosse elaborata la dinamica, ascoltando i primi testimoni. E due persone che si trovano alle spalle della Modus, al momento dell’incidente, hanno confermato alla polizia locale la sbandata improvvisa, non causata da elementi esterni. Insomma, un sinistro autonomo.

Sentito il pubblico ministero di turno, questi non ha disposto il sequestro del veicolo che, dopo i rilievi, è stato rimosso, tanto che la circolazione è tornata regolare nel tratto attorno alle 16,15. È stato però effettuato il sequestro del telefono cellulare della donna, trovato nelle vicinanze, per capire se lo stesse usando nel momento in cui si è verificato l'impatto e se, quindi, possa essere stato il motivo della distrazione. La polizia locale, nel frattempo, ha anche richiesto gli accertamenti urgenti sulla donna.

Due settimane addietro un caso identico

Sebbene possa sembrare incredibile, quest’incidente non è l’unico nel suo genere. Appena due settimane addietro, infatti, un episodio quasi identico è avvenuto sempre sulla tangenziale est, in quel caso all’altezza dell’uscita 8A per il mercato ortofrutticolo e largo Settelacquare, a Lecce. In quel caso, a rimanere ferito (in maniera incredibilmente non grave) è stato un 50enne di Surbo.

Molto più fortunato rispetto ad Alessandra Musolino, che purtroppo non ha avuto scampo, nonostante abbia lottato con tutte le sue forze sostenuta dai medici che l’hanno tenuta sotto osservazione. Chi la conosceva, la ricorda come una ragazza molto dolce e solare. Amava i bambini e il suo lavoro. Ed era in costante aggiornamento, tanto che ultimamente stava frequentando un corso di formazione sulla terapia musicale per bambini. 

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La salma si trova nella camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, a disposizione dell’autorità giudiziaria.   

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