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Sabato, 20 Aprile 2024
Incidenti stradali

Scontro fra Musa e Vespa sulla rampa della tangenziale, grave un uomo

Un galatinese in Rianimazione con polmone perforato. I primi a soccorrerlo, due militari della Brigata Marina San Marco

LECCE – Uno scontro fra un motociclo e un’automobile sulla rampa della Tangenziale Ovest, allo svincolo per Gallipoli, con dinamica ancora tutta da comprendere, e un uomo finito in ospedale. Le sue condizioni inizialmente non sembravano tali da far temere per la vita. Tant’è che l’ambulanza del 118 è partita alla volta dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, peraltro a breve distanza dal luogo dell’incidente, in codice giallo. Che, però è diventato poco dopo rosso.

Giunto al pronto soccorso e visitato, infatti, i medici si sono accorti che alcune costole fratturate gli avevano perforato il polmone destro. Per questo, Angelo Zamboi, 56enne di Galatina, è stato subito trasferito nel reparto di Rianimazione. Ora è in prognosi riservata. Una vicenda che ha fatto scattare il nuovo protocollo, con prelievi ematici sia nei suoi confronti, sia di quelli della conducente dell’automobile. Una vicenda per la quale sono in atto ricostruzioni da parte della sezione di Maglie della polizia stradale, chiamata a intervenire nella zona di Lecce.   

Zamboi era in sella a una Vespa Piaggio, la donna conduceva una Lancia Musa. Erano circa le 14,30 di ieri. Entrambi dalla Tangenziale Ovest (statale 694), stavano svoltando allo svincolo per immettersi sulla 101 Lecce-Gallipoli, quando è avvenuto lo scontro. Al momento la Polstrada non ha ancora chiarito bene di chi siano le responsabilità del sinistro.

Certo è che diversi sono stati gli automobilisti di passaggio a fermarsi per prestare soccorso. Fra questi, due militari della Brigata Marina San Marco di Brindisi, Brian Calasso di Copertino e Cristian Cavalera di Galatone. In attesa dell’arrivo del 118, nel frattempo avvisato, i due militari si sono presi cura sia della signora, fortemente traumatizzata per quanto appena avvenuto, ma tutto sommato incolume, sia dell’uomo ferito.

Il galatinese, infatti, riusciva a malapena a respirare. I militari l'hanno aiutato a girarsi sul lato dove provava meno dolore, sempre con la massima cura e attenzione, anche grazie alla conoscenza di manovre di primo soccorso, in modo da facilitare la respirazione, premunendosi anche che non si muovesse troppo per evitare che si aggravassero eventuali lesioni interne. All’arrivo degli operatori, il trasporto in ospedale con l’autolettiga. E al “Vito Fazzi”, purtroppo, sono state constatate le gravi condizioni del ferito. Tempestivo ed efficace, dunque, sembra essersi rivelato proprio il primo intervento dei militari, nei primi istanti.

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