Tragico schianto sul viale cittadino, interrogatorio in carcere per il 35enne

LECCE – Udienza di convalida in carcere questa mattina per Marin Traykov, il 35enne di origini bulgare arrestato con l’accusa di aver provocato, alla guida della sua Bmw, l’incidente stradale in cui ha perso la vita Albino Saracino, 60enne, e in cui è rimasto gravemente ferito il figlio Davide. I due viaggiavano a bordo di uno scooter di piccola cilindrata ed erano diretti verso la stazione ferroviaria quando, dopo aver svoltato, sono stati travolti dall’autovettura su viale Marche, nei pressi dell’istituto scolastico superiore “Antonietta De Pace”. Traykov, assistito dagli avvocati Alexia Pinto e Alessandro Costantini Dal Sant, è comparso dinanzi al gip Carlo Cazzella.

Tra le lacrime il 35enne, dopo aver chiesto perdono alla famiglia della vittima e chiesto notizie del ragazzo ferito, ha ricostruito la tragica mattinata di morte e sangue. Traykov ha spiegato di essere rientrato a Lecce all’alba dalla Germania (dove si era recato per il suo lavoro di import/export di auto), di aver incontrato un amico e di aver bevuto un paio di bicchierini di whisky prima di raggiungere la sua abitazione a Calimera (il tasso alcolico riscontrato nel sangue era di poco superiore a 2).

Su viale Marche, dove procedeva a una velocità di circa 70 chilometri orari, si è trovato di fronte lo scooter che aveva appena svoltato. L’impatto è stato tanto violento quanto inevitabile. Sarà ora il perito nominato dalla Procura a stabilire l’esatta dinamica dell’incidente.

Il pubblico ministero Emilio Arnesano, titolare del procedimento, ha chiesto per il 35enne accusato di omicidio stradale, la conferma della custodia cautelare in carcere. I suoi legali, invece, gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. Il gip deciderà nelle prossime ore.