Tragica alba, podista viene travolto da un furgone: morto sul colpo
L'incidente sulla circonvallazione di Veglie. Nulla da fare per Antonio Cappello, 56enne del posto. A bordo del mezzo, una famiglia di ambulanti senegalesi che si stava recando al mercato settimanale di Sant'Isidoro
VEGLIE – Nulla da fare. Gli operatori del 118 hanno provato a far ripartire il suo cuore, ma non c’è stato verso di rianimare Antonio Cappello, vegliese di 56 anni. Morto sul colpo, proprio nel giorno del suo compleanno, dopo essere stato travolto da un veicolo Ford Transit. Un brutto tiro del destino.
A bordo del furgone viaggiava un’intera famiglia di commercianti ambulanti senegalesi. Erano in cinque. Il sole doveva ancora sorgere e si stavano recando di buona lena al mercato settimanale di Sant’Isidoro, marina sul litorale di Nardò, percorrendo la circonvallazione di Veglie. All’improvviso, si sono trovati davanti quell’uomo, in tenuta da podista. Inevitabile, probabilmente, l’impatto, nonostante il conducente abbia sterzato all’ultimo istante, al punto che il veicolo è finito fori strada, nel pieno delle campagne.
Era uscito da via Pirandello
Cappello, titolare con la famiglia di un’impresa nel settore edile, come tanti era un appassionato di podismo, attività che praticava con costanza. E anche questa domenica mattina era uscito da casa molto presto, prima che sorgesse l’alba, per un allenamento. E aveva iniziato il suo percorso partendo da via Pirandello, da cui, peraltro, la sua abitazione era molto vicina.
Purtroppo, appena arrivato all’incrocio con la circonvallazione, in un punto piuttosto pericoloso, perché in prossimità di una curva, e avviatosi verso la parte opposta, è sopraggiunto il Transit, che l’ha investito in pieno. E la visibilità non certo ancora perfetta, a quell’ora – erano le 5,45 -, potrebbe aver concorso nell’incidente.
Un tratto molto pericoloso
Sul posto, in pochi minuti, sono intervenuti personale del 118 e i carabinieri della sezione radiomobile di Campi Salentina e della stazione di Veglie. Cappello non aveva documenti addosso, così, per arrivare alla sua identità, i carabinieri hanno proceduto attraverso il telefono cellulare che aveva comunque portato con sé. E, poco dopo, è stata avvisata la famiglia della tragedia.
Il furgone, su disposizione del pubblico ministero di turno, Stefania Mininni, è stato sequestrato. Il conducente, in regola con i documenti, è stato sottoposto a tutti i test di rito e sarà indagato come atto dovuto. Ma il problema di quel tratto, in generale, è ben noto ai residenti di Veglie. Il carico di traffico è notevole, dato che la circonvallazione si riallaccia alle provinciali che conducono verso il litorale, gli incidenti all'altezza di via Pirandello sono all’ordine del giorno e da tempo si chiedono soluzioni adeguate a garantire maggior sicurezza.