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Cronaca

Una task-force per monitorare la costa. Mobilitazione per salvare la stagione estiva

Lungo confronto tra amministrazione e guardia costiera, dopo l'ordinanza di interdizione per il rischio di crolli della falesia. Un gruppo di esperti valuterà la situazione, caso per caso. Iniziativa per rilanciare la promozione turistica

MELENDUGNO – L’amministrazione comunale puntava alla sospensione, ma alla fine ha dovuto prendere atto della determinazione della guardia costiera. L’ordinanza di interdizione della balneazione e della navigazione nelle acque antistanti il litorale composto da falesia resta così com’è, ma già da domani una task-force di esperti civili e militari inizierà a scandagliare il tratto di costa interessato del provvedimento al fine di ricavarne un profilo più dettagliato. Del resto, ne è convinto sin dal primo minuto il sindaco di Melendugno, Marco Potì, l’intervento dell’autorità marittima è stato troppo generico.

(Consulta ordinanza )

Al di là delle divergenze sul merito, comune è la volontà di rasserenare gli animi, anche perché intanto bisogna rilanciare l’immagine di un territorio contaminato, forse, da un eccessivo allarmismo che il passaparola rende ancora più drammatico di quel che sembra. In questa direzione si sta organizzando una sorta di cooperativa virtuale che contagi il web delle bellezze delle marine di Melendugno: un’iniziativa dal basso, ha spiegato il primo cittadino, di cui saranno protagonisti anche gli stessi residenti. L’obiettivo è quello di un’azione martellante che fughi tutti i timori, palesatisi anche in decine di telefonate giunte a palazzo di città per conoscere la reale entità della situazione: l’estate si avvicina.

(Consulta la cartografia )

All’incontro di questa mattina, presso il Comune di Melendugno, hanno partecipato oltre a Potì e agli assessori della sua giunta, anche i tecnici che si stanno occupando del Piano comunale delle coste e il comandante della polizia locale. Dall’altra parte del tavolo il comandante dell’ufficio circondariale marittimo Gianmarco Miriello e una delegazione dei suoi più stretti collaboratori.

L’ufficiale ha sottolineato che il provvedimento che tanto ha fatto discutere – scatenando la reazione soprattutto degli operatori balneari - nasce dalle valutazioni già fornite dal Pai (Piano di assetto idrogeologico) e che comunque sono interessate dallo stesso solo le località caratterizzate da falesia. Le spiagge, come si evince anche dall’osservazione della cartografia, sono fruibili. D’altro canto, Miriello ha anche menzionato il fatto che diversi dei luoghi per i quali è scattata l’ordinanza erano già stati segnalati come a rischio dalla polizia municipale.

annaelisaprete2-2Solo al termine degli accertamenti – Potì conta di venirne a capo entro due, massimo tre settimane - si potrebbero valutare effetti mitigatori sull’ordinanza: il comandante ha spiegato che si potrà ridurre, qualora ne ricorressero le condizioni, il margine di avvicinamento alla costa, soprattutto laddove il profilo roccioso e più basso. Al momento la distanza minima per cui sono vietate tutte attività quali pesca, passaggio d’imbarcazioni e balneazione, a seconda dei punti varia da 30 a 50 metri. 

Soddisfatta, ma solo in parte, l'assessore al Turismo, Annaelisa Prete (nella foto, accanto), che ha espresso a margine dell'incontro la necessità di una promozione al contrario rispetto a quella ricevuta nei giorni scorsi e l'importanza del risultato raggiunto oggi con la condivisione di un programma dei lavori con l'autorità marittima.

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