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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Una scheda per controllare la dipendenza dal gioco d'azzardo. La tavola rotonda

Anche il procuratore aggiunto della Repubblica, Antonio De Donno, all'incontro organizzato dallo Sportello comunale anti racket e usura di Lecce. La ludopatia è una vera e propria piaga che distrugge la vita dei giocatori, ma anche delle loro famiglie

LECCE – E se fosse la ludopatia, il male del secolo? Della dipendenza dal gioco d’azzardo e delle conseguenze sull’individuo e sul relativo contesto familiare si è discusso oggi nel corso di una tavola rotonda organizzata dallo Sportello comunale anti racket e usura di Lecce. Tra gli ospiti della “padrona di casa” Maria Antonietta Gualtieri, coordinatrice del centro, anche il procuratore aggiunto della Repubblica, Antonio De Donno.

Della ludopatie sono state tracciate le coordinate sociologiche, psichiatriche ed economiche. Senza dimenticare il quadro normativo che consente, ad esempio alle società che gestiscono siti di poker on line, di arrivare troppo facilmente a toccare i punti deboli di quella che è a tutti gli effetti una vera e propria dipendenza. Considerata la complessità del fenomeno, è difficile individuare la soluzione ideale. Una proposta, tra quelle di cui si è discusso, riguarda la creazione di una sorta di scheda sulla quale annotare il numero massimo delle giocate da effettuare.

Un’ipotesi questa di non facile realizzazione, che necessiterebbe del contributo fondamentale dell’amministrazione autonoma dei monopoli di stato.  Alla tavola rotonda sono intervenuti Marco Centonze, che si occupa di materie bancarie, Sergio Longo, psichiatra del Centro di salute mentale e Angela Petrucci, psicologa del Sert leccese.

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