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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Rave, indagini a tappeto. Ascoltati i testimoni, si cercano l responsabili

Mentre i genitori di Dalila Coluccia hanno autorizzato l'espianto degli organi della figlia, vittima di un fatale mix di alcol e droga, gli agenti della squadra mobile proseguono con le ricerche degli organizzatori dell'evento. Sono stati ascoltati in dieci, ma ancora nessun nome nel registro degli indagati

LECCE - Hanno prestato il proprio consenso all’espianto degli organi i genitori di Dalila Coluccia, la 22enne originaria di Cerfignano, frazione di Santa Cesarea Terme, entrata in coma all’alba di domenica, dopo aver assunto un fatale mix di alcol e anfetamine durante un rave non autorizzato, che le ha provocato un vasto edema cerebrale. Ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, è stata sottoposta, in mattinata, a una serie di accertamenti di legge per attestare la morte cerebrale, così come hanno fatto sapere, attraverso una nota, i funzionari dell’Azienda sanitaria locale.

Le indagini, intanto, proseguono incessantemente. L’attività investigativa è nelle mani degli agenti della squadra mobile, guidata dal dirigente Rocco Carrozzo, d’intesa con la magistratura. Sin dalle prime ore di domenica, una decina di ragazzi che hanno preso parte all’evento in una masseria in località “Pozzo Antico”, sulla via che collega Lecce a Torre Chianca, sono stati ascoltati. Identificati e accompagnati presso gli uffici della questura, hanno tutti un’età compresa tra i 20 e i 30 anni. Al momento, nessun nominativo è stato iscritto nel registro degli indagati.

Gli investigatori stanno, tuttavia, procedendo con la raccolta di elementi e altri indizi, che potrebbero portare ad ulteriori volti da identificare, per risalire agli organizzatori dell’evento e stabilire l’addebito delle responsabilità di una morte prematura, urlata persino sui social network. Secondo le prime ricostruzioni, infatti, Dalila sarebbe rimasta riversa sul pavimento della struttura in cui si stava svolgendo la festa, prima che qualcuno si decidesse ad allertare i soccorsi. Il malore risalirebbe alla notte, ma l’intervento dei sanitari del 118 sarebbe stato richiesto soltanto all’alba, quando il quadro clinico della ragazza era già seriamente compromesso.

Trasportata d’urgenza presso il nosocomio del capoluogo salentino, il personale medico ha sperato che le condizioni potessero migliorare. Per giorni la famiglia della vittima è rimasta con il fiato sospeso, prima di gettare la spugna e arrendersi al destino amaro che ha strappato la vita a una ragazza di appena 22 anni. Proprio sulle bacheche Facebook, infatti, già dalla giornata di ieri hanno cominciato a rincorrersi voci frammentarie, poi messaggi di cordoglio, frasi ritrattate e ripubblicate sull’epilogo triste di una vicenda che sconvolto un’intera comunità. E straziato una famiglia.

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