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Cronaca

Macabro ritrovamento a Squinzano, probabile provenienza il cimitero

Sarebbero, quasi sicuramente, dei resti cimiteriali, i due teschi ritrovati nelle campagne della cittadina. Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo affidato al sostituto procuratore Elsa Valeria Mignone, che ha conferito al medico legale Alberto Tortorella l'incarico di indagare

LECCE – Si tratta quasi sicuramente di resti cimiteriali, smaltiti in maniera tanto illecita quanto illogica, il ritrovamento dei due teschi nelle campagne di Squinzano. Non è la prima volta, infatti, che qualcuno si imbatte nella macabra scoperta. Alcuni mesi fa fu rinvenuto, sempre in zona, un altro teschio. L’ultimo, in ordine di tempo, è avvenuto alla vigilia di Natale nei pressi di una sorta di discarica abusiva alla periferia del paese.

A scoprire i teschi, una ragazza che accompagnava il suo cane nella consueta passeggiata pomeridiana. Il fiuto dell’animale ha portato la giovane donna in prossimità di due secchi in cui, in mezzo a un cumulo di rifiuti, erano contenuti i crani. Superato lo stupore e lo spavento la ragazza ha subito informato le forze dell’ordine. Nessun altro resto o traccia dei corpi è stato poi rinvenuto.

Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo affidato al sostituto procuratore Elsa Valeria Mignone, che ha conferito al medico legale Alberto Tortorella l’incarico di indagare sui resti. In particolare bisognerà cercare di stabilire a quando risale il decesso, il sesso, l’età e le caratteristiche antropologiche. Da una prima analisi si tratterebbe di teschi assai datati nel tempo e provenienti, con ogni probabilità, da un ossario.

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