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Cronaca

Incendio traghetto, unificate le inchieste pugliesi. Dal Conapo: “No a chiusura del Nucleo sommozzatori”

Mentre la Procura della Repubblica di Lecce ha già ascoltato i primi naufraghi, e recuperato i loro referti, il sindacato dei vigili del fuoco denuncia la minaccia dei tagli interni al corpo del pompieri. Soddisfazione per il supporto fornito delle associazioni di volontariato

LECCE  - Le inchieste per naufragio colposo del traghetto Norman Atlantic, che ha preso fuoco all’alba di domenica nel basso Adriatico, potrebbero essere unificate. Stando a quanto riportato nelle ultime ore dalle principali agenzie di stampa, infatti, il procuratore capo di Lecce, Cataldo Motta, ha delegato alla capitaneria di porto di Gallipoli l’ascolto dei due componenti dell’equipaggio ricoverati negli ospedali del Tacco.

Sulle scrivanie della Procura della Repubblica di Lecce, finiranno anche i referti delle decine di i naufraghi ospitati nelle strutture sanitarie salentine. Procedura analoga prevista anche a Brindisi, dove i feriti saranno interrogati dopo aver lasciato la nave San Giorgio della Marina militare italiana, che li ha traghettati fino al porto della città adriatica.

Il tragico episodio, intanto, che ha provocato anche vittime e dispersi, ha rappresentato un banco di prova per misurare l’efficienza dei soccorsi. E proprio nell’ambito degli aiuti prestati ai naufraghi sono intervenuti il portavoce leccese del Conapo, il Comitato nazione dei vigili del fuoco, Giancarlo Capoccia, e il segretario generale, Antonio Brizzi. "Il terribile incendio scoppiato sul traghetto Norman Atlantic evidenzia ancora una volta quanto sia necessario avere vigili del fuoco sempre pronti a intervenire anche in condizioni proibitive e opportunamente addestrati, sia per i servizi antincendio, sia per il concorso ai servizi di soccorso in mare su richiesta della guardia costiera. Non vanno però in questa direzione i tagli degli ultimi governi che hanno limitato le assunzioni e le risorse finanziarie necessarie alla formazione e agli addestramenti del personale e all’acquisto e manutenzione di mezzi e attrezzature", hanno fatto sapere tramite una nota.CAPOCCIA GIANCARLO CONAPO LECCE  E ANTONIO BRIZZI SEGRETARIO GENERALE CONAPO-2

"Recentemente il ministero dell’Interno ha adottato un piano di tagli con riduzione degli organici di tutte le sedi nautiche dei vigili del fuoco, di dismissione senza sostituzione di unità navali antincendio di grosse dimensioni, e sette nuclei sommozzatori, tra cui proprio quello di Brindisi, sono a rischio definitiva chiusura. Servono politiche di investimento nel settore della sicurezza e del soccorso pubblico. Invece di tagliare il personale e attuare tagli lineari in importanti settori specialistici dei vigili del fuoco il governo intervenga razionalizzando gli sprechi esistenti. Servono riforme e non tagli, inoltre va sbloccato il turnover perché l’età media dei pompieri è ormai pericolosamente troppo elevata”.

Di contro, nella gestione delle emergenza, è emerso l’indispensabile supporto offerto anche dalle tre associazioni di Protezione civile leccesi. Lecce Soccorso, Meridionale Soccorso e Ala Azzurra sono state, infatti, impegnate senza sosta nel prestare il primo aiutoa terra presso il porto di Otranto e nel trasferimento dei feriti presso gli ospedali di Lecce, Galatina e Copertino.

Sono già 18 le persone condotte in salvo dalle associazioni leccesi ma lo stato di “allerta”, modificato in stato di “allarme” durante la mattinata di domenica, prevede un servizio continuo di 24 ore su 24. “Purtroppo la San Giorgio, la nave ospedale della Marina Militare – ha fatto sapere Andrea Guido, assessore alla Protezione Civile - a causa delle avverse condizioni meteo non ha potuto soccorrere direttamente i naufraghi feriti i quali sono stati condotti in elicottero fino alla costa leccese. Di qui l’intervento delle associazioni che, anche in questa occasione, si stanno contraddistinguendo per impegno, efficienza e spirito di solidarietà. A loro va tutto il mio plauso e il mio ringraziamento anche in questa tragica circostanza”.

Oltre alla Protezione civile, e alla Croce Rossa italiana, anche  l'organizzazione dei volontari delle "Confraternite Misericordie di Puglia", sono stati impegnati in circa 50 su diversi fronti ed in diversi luoghi.L'associazione Misericordia di Otranto, in primis, da oltre vent'anni impegnata nell'accoglienza dei profughi giunti sulle coste pugliesi, e pronta anche in questa circostanza con circa venti volontari e tre ambulanze oltre ad un mezzo della protezione civile ed un presidio permanente nel porto di Otranto.

Qui sono giunti, con le motonavi della guardia costiera di Gallipoli, i primi feriti recuperati dalla Norman Atlantic tra cui la moglie dell'uomo 62enne greco, prima vittima del tragico episodio. Nella mattinata di ieri, inoltre, i volontari hanno fornito assistenza, accoglienza e trasporto negli ospedali di Lecce, Scorrano, Casarano e Tricase, per altri nove feriti tra cui cinque passeggeri e quattro uomini dell'equipaggio con principi di ipotermia ed intossicazione.

Intanto, il comitato provinciale della Croce rossa italiana di Lecce ha attivato presso la propria sala operativa un help-desk attivo 24 ore su 24 per i ricongiungimenti familiari dei naufraghi che erano a bordo del traghetto. Presenti i mediatori linguistici della Cri. 

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