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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Calimera

Sparatoria a Calimera: resta in prognosi riservata il 56enne, caccia a due individui

Le indagini sono nelle mani dei militari dell’Arma: già al vaglio i fotogrammi recuperati dai sistemi di videosorveglianza, ma ancora nessun testimone. Il ferito, il cui quadro clinico è molto critico, ricoverato a Lecce presso il reparto di Rianimazione

CALIMERA – Potrebbero averlo invitato a uscire dal bar nel quale si trovava. Oppure potrebbe essere stato lui a uscire dal locale vedendoli sopraggiungere. In due, così sembrerebbe. Sono alcuni degli aspetti che ancora mancano all’appello nella ricostruzione che i carabinieri stanno cercando di imbastire dopo la sparatoria avvenuta domenica sera, a Calimera.

Giovanni Doria intanto, il pregiudicato 56enne raggiunto da quattro colpi di arma da fuoco in via Basilicata, poco prima delle 22, si trova tuttora ricoverato presso il reparto di Rianimazione dell’ospedale “Vito Fazzi”. Le sue condizioni cliniche sono preoccupanti, tanto che i medici non sono stati ancora in grado di sciogliere la prognosi che resta, dunque, riservata.

Tre proiettili calibro 7,65  lo hanno raggiunto alle gambe, un quarto un po’ più su, quasi all'addome: ma gli inquirenti sospettano che fossero tutti indirizzati agli arti inferiori. Piuttosto probabile che l’intenzione non fosse quella di ucciderlo, ma gambizzarlo a mo’ di avvertimento. Un messaggio per mezzo della violenza per chissà quale movente. Quale affare condiviso non andato in porto. Quale sgarro.

I militari dell’Arma della stazione locale e della compagnia leccese stanno lavorando proprio per fare luce su questi punti oscuri e ripongono fiducia su quello che sembra essere un caso "facile". 

Il video: i rilievi dei carabinieri a Calimera

Nelle loro mani sono immediatamente finiti i filmati estrapolati dai dispositivi di videosorveglianza che sono installati nell’area dove, a poche decine di metri, ha peraltro sede la stessa caserma dei carabinieri. Un aiuto investigativo notevole quello dei fotogrammi, anche per risalire all'esatt modello della berlina utilizzata, dal momento che fino alla mattinata di oggi nessun testimone avrebbe ancora fornito versioni utili alle indagini.

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