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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Galatina

Operaio deceduto: accertamenti nel cantiere sequestrato, attesa autopsia

Indagini senza sosta da parte dei carabinieri della stazione di Galatina e del Nucleo ispettorato del lavoro per accertare la dinamica dei fatti che hanno provocato la morte del 30enne di Collepasso

NOHA (Galatina) – Si cerca qualche risposta che rischiari una delle vicende più buie. Su una delle morti più sconcertanti e indigeste per una società del 2021: l'ennesima sul luogo di lavoro. Proseguono le indagini per stabilire la dinamica del drammatico incidente in un cantiere nel quale nella mattinata di ieri ha perso la vita un giovane operaio di Collepasso, Luca Sedile, di soli 30 anni. Il pubblico ministero Maria Vallefuoco e il sostituto procuratore Elsa Valeria Mignone, che hanno raggiunto l’abitazione teatro della tragedia sulla Noha-Aradeo sin dai primi istanti, non hanno ancora conferito l’incarico al medico legale Alberto Tortorella. Ma l’accertamento sarà presumibilmente eseguito entro la giornata di venerdì per verificare eventuali concause che potrebbero aver provocare la morte del 30enne.

Una prima ispezione cadaverica esterna, effettuata sul posto dopo la constatazione del decesso da parte del personale sanitario del 118, aveva rilevato il trauma cranico da schiacciamento, ma saranno necessari ulteriori esami sulla salma del giovane operaio.  Quest’ultima è stata infatti trasferita nella stessa mattinata di ieri presso l’obitorio dell’ospedale “Vito Fazzi” del capoluogo salentino. Al termine del sopralluogo dei carabinieri della stazione di Galatina, diretti dal maresciallo Riccardo Musardo, che hanno eseguito i rilievi all’interno della villa in cui erano in corso alcuni lavori per la realizzazione di una piscina.

A questa fase investigativa stanno anche partecipando i colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro di Lecce per chiarire la posizione dei presenti al momento del tragico fatto. Unico testimone oculare, per ora, l’altro operaio (un 51enne di Aradeo) che si trovava alla guida del mezzo pesante che avrebbe colpito la vittima, forse travolgendola. Condizionale d’obbligo poiché la sequenza degli accadimenti che hanno preceduto la morte sono ancora piuttosto oscuri. Ancora in in corso ulteriori approfondimenti su una ditta e sul tipo di rapporto lavorativo che la legava ai due operai presenti.  La Procura della Repubblica di Lecce, intanto, ha disposto il sequestro del cantiere all’interno dell’abitazione, del camion e di un escavatore che sarebbe intestato alla vittima.

Oltre al 51enne, i militari e gli ispettori dello Spesal, il Servizio di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro della Asl, hanno ascoltato anche la proprietaria dell’immobile per poter individuare eventuali anomalie o responsabilità in relazione al fatale infortunio. Si attendono inoltre anche gli esiti su altri tipi di verifiche relative alla regolarità di permessi e titoli autorizzativi sugli stessi lavori che erano in corso. Gli abitanti di Collepasso sono sconvolti per la grave perdita. Il sindaco del comune del basso Salento, Paolo Menozzi, attende la restituzione della salma di Luca alla famiglia, al termine dell’esame autoptico, per un saluto collettivo all'ennesima giovane vittima spezzata sul luogo di lavoro. Il 30enne, il più giovane di casa e rimasto orfano da anni, lascia nell'atrocità del dolore il fratello e la sorella. L’amministrazione comunale proclamerà il lutto cittadino, come il primo cittadino ha già annunciato.

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